La domanda sorge spontanea: ma Adriano non era depresso, smarrito e in crisi personale, tanto da dire basta con il calcio giocato e da prendersi un periodo per stare assieme alla sua famiglia? A pochi giorni dalla rescissione del contratto con l’Inter, il brasiliano sembra letteralmente rinato, se è vero che ha dichiarato di morire dalla voglia di vestire la maglia del tanto amato Flamengo. A questo si aggiunge il passaggio da un flirt all’altro. Non a caso, i giornali (anche scandalistici) si nutrono in questo periodo di foto che ritraggono il brasiliano con molte bellezze locali. Nel giro di qualche giorno lo abbiamo visto (le foto non mentono) al fianco di, nell’ordine: Donna Fragolina, Donna Caviale e, in attesa di un soprannome, la bella Dani Bolina. Non v’è dubbio alcuno che il buon Adriano stia attuando una terapia al femminile per superare la sua crisi personale. E su questo possiamo anche soprassedere, visto che si tratta della sua vita privata.

Il naso si storce irreparabilmente considerando che, dopo aver urlato al mondo intero il suo bisogno di staccare la spina e aver convinto l’ambasciatore Rinaldi a fare la spola tra Milano e Rio de Janeiro, dando vita a una telenovela (brasiliana) che coinvolgeva la dirigenza nerazzurra, fino all’agognata rescissione del contratto, il ragazzo ha immediatamente aperto a una nuova avventura calcistica con il Flamengo. Il contratto triennale è già pronto e gli metterà in tasca, verosimilmente, 100 mila euro al mese (decisamente molto meno di quanto guadagnava a Milano, sia ben chiaro). Sorprende, inoltre, che la pausa di riflessione stia per terminare, quando solo un paio di settimane fa sembrava dovesse durare molto tempo, almeno il necessario per ritrovare l’equilibrio, come tutti gli auguravano. Evidentemente, l’equilibrio era dietro la risoluzione del contratto con l’Inter, che lo teneva incatenato e gli impediva di trovare un’altra soluzione professionale. Meno male che si era stancato di giocare a pallone… Nei prossimi giorni Adriano vestirà dunque una nuova maglia, la consolazione è non rivederlo in Europa, magari contro l’Inter. Ci fa piacere rivederlo contento e voglioso di ricominciare a giocare, però non possiamo far finta che tutto sia andato secondo i suoi piani. A essere ingenui penseremmo che il cambiamento post-risoluzione contrattuale sia solo una casualità, ma in questi anni abbiamo imparato a non essere ingenui, quindi…

Sezione: Editoriale / Data: Ven 01 maggio 2009 alle 09:18
Autore: Fabio Costantino
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