"La rabbia dell’Inter è montata fra il primo e il secondo tempo" si legge nella ricostruzione fatta sulle pagine dell'edizione quotidiana dalla Gazzetta dello Sport a proposito dell'escalation di disappunto e nervi saltati al Maradona per quanto accaduto nell'episodio che ha portato al gol del vantaggio del Napoli, ovvero il rigore. All'intervallo, negli spogliatoi "era sceso anche il presidente, Giuseppe Marotta, per confrontarsi con Chivu e capire la posizione dei giocatori. Facile intuire il resto: nessuno aveva accettato con serenità la strana scelta del gruppo arbitrale". Peccato che la squadra si sia "fermata con la testa lì" aggiunge poi la Gazza che mette sotto la lente d'ingrandimento l'effetto domino di quel 'non rigore, rigore' ha innescato.

"A fine partita però il senso di un’ingiustizia subita si è diffuso velocemente. Ecco perché Marotta si è presentato davanti alle telecamere di Dazn per sottolineare il malumore della società" spiega la Rosea che sottolinea: "Non è sua abitudine farlo, quindi la garbata lamentela è rumorosa". Mariani sulle prime "non aveva fischiato il rigore – per la verità non ha visto neanche quello per l’Inter e in quel caso è stato corretto dal Var – ma si è fidato del primo assistente, Daniele Bindoni - che ha segnalato il presunto fallo -. Barella, già in presa diretta, l’ha presa malissimo". Il malumore è stato tangibile la ricostruzione fa luce oltre, che sull'insolita apparizione di Marotta nel post-gara, anche sull'assenza dei giocatori: "Il brutto sabato al Maradona ha suggerito al club di imporre il silenzio a tutti i calciatori" per evitare ulteriori polemiche. E a proposito di polemiche la Gazzetta zoomma anche sulla distensione tra Marotta, che "ha salutato cordialmente" Conte dopo il botta e risposta mediatico.

Sezione: Copertina / Data: Dom 26 ottobre 2025 alle 11:37
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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