Lucien Favre assicura: l'Inter prendendo Manuel Akanji ha fatto un grande affare. L'ex allenatore dello svizzero ai tempi del Borussia Dormund ne parla in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, riferendo che secondo lui il club nerazzurro ci ha guadagnato inserendo il suo ex giocatore in rosa al posto di Benjamin Pavard: "Se devo sceglierne uno prendo Manuel. Con lui in campo l'Inter ha due armi tattiche".

I braccetti.
"Sì. Ed è cosi che Chivu potrà fare la differenza: Bastoni e Akanji hanno piedi da centrocampisti. Manuel è un computer, poi: palla al piede sa sempre cosa fare e come servire le punte. La sua specialità è rompere la linea avversaria e creare superiorità".

Centrale di destra o centrale puro: dove rende meglio?
"Più che il modulo, conta l'inter-pretazione: partendo da destra avrà più possibilità di spingersi in avanti".

Un aneddoto su di lui?
"Dopo gli allenamenti restava sempre mezz'ora in più per provare un fondamentale: una volta i passaggi, un'altra i colpi di testa, un'altra ancora i tiri in porta o gli anticipi. Un giorno gli chiesi dove e a cosa puntasse, lui rispose col sorriso. 'Mister, io voglio arrivare sempre più in alto'".

Alla fine, ci è riuscito.
"Se il City ha vinto la Champions, il merito è anche suo. È Akanji che avvia l'azione del gol di Rodri. Si sgancia, sale, vede il movimento di Bernardo Silva e lo serve nello spazio. Questo si rifa a ciò che le ho detto prima: è uno dei pochi centrali in grado di costruire il gol. Non parlo di assist, quanto di preparazione. A Dortmund, il primo anno, giocavamo a quattro: avevo Hakimi a destra e Guerreiro a sinistra. Due frecce. Quando loro si alzavano, Manuel diventava il regista".

Akanji è un colpo da scudetto?
"Assolutamente si. Con lui l'Inter ha blindato la difesa".

Sezione: Copertina / Data: Dom 07 settembre 2025 alle 08:57
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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