Trovandosi ad affrontare una delle squadre di Praga, capitale ceca, non poteva non montare forte la curiosità di verificare se ai nerazzurri - nella loro storia ultracentenaria - fosse mai capitato di vivere delle cosiddette situazioni kafkiane, ossia paradossali, allucinanti, assurde: come da definizione di quell'aggettivo. Una sorta di tributo postumo agli scritti ed ai personaggi omologhi di colui, Franz Kafka - scrittore boemo nato a Praga, ma di lingua tedesca - che è "ritenuto una delle maggiori figure della letteratura del XX secolo" (citazione da Wikipedia). Ecco allora arrivare in soccorso - chè la rosea, lo scrivente, l'ha destinata ad altri usi... - quello scrigno di tesori di Transfermarkt per dare conto che nel loro primo incrocio in assoluto, datato 1938, l'allora Ambrosiana-Inter andò incontro ad una scoppola europea senza precedenti, dunque kafkiana col senno di poi (Franz era defunto solo 14 anni prima...). Un 9-0 in Mitropa Cup contro il Sokol ("falco", in lingua slava), denominazione utilizzata dallo stesso sito per identificare lo Slavia Praga dell'epoca. Della serie, come mettere storicamente a confronto i diversi 'rigurgiti' di quel tempo: dalla parte ceca, il nome del club ereditato da un'associazione sportiva, poi diventata anche movimento culturale - dunque libertario - fondata in loco 30 anni prima (Sokol, appunto); da quella peninsulare, invece, le grottesche imposizioni di una dittatura ventennale che fu (per il regime dell'epoca, "Internazionale" era infatti considerato un nome "straniero": chissà quali conflitti interiori turberanno ancora l'animo dell'attuale Presidente del Senato!?). Ma, tornando volentieri a cose di calcio, verrebbe allora da prorompere - con licenza scrivendo - nella più classica delle imprecazioni: "Ma come cazzo era potuto succedere di perdere 9 a 0?" No, perché nelle file nerazzurre militavano, tra gli altri, Giuseppe Meazza, Aldo Campatelli e l'occhialuto Annibale Frossi (assente all'andata, ma in gol al ritorno): mica pizza e fichi! Col Peppin, in particolare, nel fulgore dei suoi anni (28), dunque fresco reduce - oltretutto da capocannoniere con 20 reti - dal 2o dei suoi 3 scudetti coi nerazzurri (ad aprile) nonché dal 2o mondiale vinto con gli azzurri di Pozzo (a giugno). Fu pertanto, in quel luglio del '38, una vera debacle nerazzurra per la quale è suonato quasi perculante quanto ricordava ieri (martedì) una pagina ad hoc di quelli del sempiterno Televideo RAI: una sconfitta maturata "con poker del mitico Bican". Ma mitico de che e poi chi era 'sto Bican? Ed allora ci si è documentati a dovere fino a scoprire che Josef Bican aveva realizzato "in 6 anni 232 reti, diventando così l'attaccante più prolifico del campionato cecoslovacco, ottenendo anche il record (oramai imbattibile) di 57 reti in una sola stagione" (cit.). Ronaldo - nel senso di Cristiano, beninteso! - a questo (Pepi) Bican gli avrebbe forse fatto una pippa (perdonate la sgrammaticatura!): o solo un baffo, a seconda del pudore...

Poi, giusto a proposito dei nerazzurri ai quali, nella loro storia, era pure toccato metter piede nella Mitropa Cup - anche se in Italia quella competizione è stata inizialmente nota come Coppa dell'Europa Centrale - presto si farebbe a tacitare lo scalpore, da cui il dileggio somaro, di taluni posizionati sull'altra sponda del Naviglio. Basterebbe approcciare quei diversamente stolti ricordando loro la storia di quella ormai defunta competizione europea che ha annoverato capitoli e soprattutto partecipanti del tutto dissimili fra loro in base alle diverse epoche in cui è stata disputata.

Per cui, che non si agitino troppo i dirimpettai, con il loro immancabile ed assortito seguito di cicisbei e comari di siti e pagine social affini! La Mitropa Cup giocata dai rossoneri solo nella stagione 1981-82 - e pure alzata al cielo appena quattro giorni prima di finire in Serie B per la 2a volta nel giro di 3 anni e che dovrebbe fare bella mostra nella loro bacheca... - era stata già da tempo degradata ad "una sorta di Coppa dei Campioni di Serie B per club dell'Europa Centrale" (cit.). Mentre fino a prima dell'introduzione delle Coppe Europee - che ne avviò, di fatto, il declino e di un suo successivo riadattamento riservato, appunto, alle neopromosse in massima serie di 4 nazioni sempre dell'Europa Centrale - quella competizione ospitava, invece, le squadre migliori della cosiddetta MITteleuROPA (da cui la forma contratta MITROPA). In quel lasso di tempo i nerazzurri parteciparono a ben 7 edizioni (fonte Transfermarkt).

Dunque, spiace per i detrattori, ma il più che convincente 3 a 0 dell'Inter sullo Slavia Praga non ha denotato proprio niente di kafkiano. Anzi, a giudicare da ieri sera, è proprio vero che non si vedono più in giro i "falchi" (Sokol) di una volta. Forse nemmeno quello impersonato dall'eventuale controfigura di Stanek, 1o portiere dello Slavia Praga. Che il loro tecnico Trpisovsky se lo sia dimenticato in patria? Chiedo giusto per un 'cugggino' milanista...

Sezione: Calci & Parole / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 21:41
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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