Per un cinefilo nerazzurro la filmografia disponibile nelle cineteche mondiali è sempre tentatrice, fino a confermarsi un bacino infinito da cui attingere 'ispirazioni' pallonare a piene mani. Si prenda, per esempio, il nome dell'agenzia tedesca di procuratori che rappresenta - fra circa un centinaio di giocatori di 1° livello - anche gli interessi di Ademola Lookman, nerazzurro (milanese) in pectore da ormai troppo tempo. 

La denominazione ROOF (che configura, in realtà, un acronimo che sta per Representatives Of Outstanding Footballers, ossia, senza falsa modestia, Rappresentanti Di Calciatori Eccezionali: mica pizza e fichi!) risulta sovrapponibile ad un comune termine inglese che significa proprio 'tetto'. Di sicuro studiato ad arte dai fondatori, il nome di questa agenzia vorrebbe dunque dare l'idea di come un team di professionisti internazionali intenda proporsi ai suoi potenziali assistiti: proprio alla stregua di un servizio di "copertura protettiva" a 360 gradi. 

Come si apprende, infatti, tra le righe della loro mission aziendale, "In ROOF si lavora a stretto contatto con i giocatori per aiutarli a liberare il loro vero potenziale e farli diventare dei gamechanger, non solo in campo, ma anche fuori". I GAMECHANGER - letteralmente, i 'CAMBIATORI DI GIOCO' - altri non sarebbero che quei giocatori votati a sbaragliare le difese avversarie e a provocare il caos altrui. In 2 parole, l'esatta fotografia delle attitudini offensive di Ademola Lookman. 

Se poi, sulla Gazza di stamane, giovedì 14, spicca il titolo di un'intervista a José Peseiro - che l'ha allenato nel biennio 2022-24 come ex Ct della Nigeria - i dubbi sulle potenzialità di Lookman dovrebbero stare proprio a zero: "Inter, ADEMOLA TI CAMBIA". Pertanto, cari Signori di Oaktree: vogliamo - al di là delle assortite 'carinerie' dilatorie dispensate dai Percassi (father & son) - continuare a lesinare quelle risorse finanziarie necessarie invece per tagliare la testa al toro (non a Martinez...) ed ingaggiare finalmente quest'iradiddio nigeriana prestata al calcio? 

Viene allora da sé che quel 'tetto' (la ROOF) non possa che evocare il titolo di una famosa pellicola hollywoodiana certificata fra i classici della cinematografia americana degli anni '50: "La gatta sul tetto che scotta". Ove, a parte il coprotagonista Paul Newman che interpreta il ruolo di un giocatore di football vittima di un infortunio alla caviglia (ma tu guarda, a volte, le coincidenze!), sussiste soprattutto la metafora di un felino domestico che - declinato al femminile nella fattispecie cinematografica (la gatta Elizabeth Taylor...) - non può che risultare bloccato su un tetto bollente. Prestandosi dunque per rendere bene la situazione di grande disagio e tensione che dovrebbe attanagliare Lookman e l'agenzia di procuratori che lo rappresenta. A maggior ragione quest'ultima, visto che è stata finora incapace di sbrogliare la matassa bergamasca. 

In attesa dunque che questa vicenda di calciomercato - che sta logorando non solo le due utenze nerazzurre direttamente coinvolte - si concluda con l'auspicato esito (milanese), resterebbero da decifrare almeno un paio di rilievi meramente giornalistici. Non tanto verificare se esiste una qualche subdola matrice in quell'allusione tirata in ballo dalla Gazzetta che da qualche giorno sta descrivendo con l'aggettivo 'variegato' lo staff di agenti con cui si riunisce la punta nigeriana, tra l'altro attesi a breve di ritorno in Italia. Quanto piuttosto prendere atto - con simulata sorpresa - della rapidità con la quale la redazione della rosea si sia riposizionata in materia di consigli (non richiesti) per gli acquisti nerazzurri. 

Con una nonchalance sconosciuta financo ai transalpini Thuram, Pavard e Bonny, la Gazzetta è passata da un battage esortativo all'altro. E se l'opinionista Vocalelli si era chiesto - nella sua rubrica TAKLE, sia in andata (online il 12) che al ritorno (su carta il 13) - se "(...) a Chivu serve davvero un altro attaccante più di un giovane centrale da coltivare", gli faceva subito eco, sempre il 13, il collega Spigno, argomentando che "(...) i numeri parlano e dicono che forse sarebbe davvero il caso di sistemare la retroguardia piuttosto che aggiungere imprevedibilità (Lookman) a un reparto offensivo che però già funziona". Per arrivare infine ad oggi, giovedì 14/8, allorquando un "difensore e Lookman" vengono ora identificati, in prima pagina, come NECESSARI COLPI SCUDETTO. All'unisono, non più uno preferenziale all'altro...

Poteva mancare - in chiusura del post - una qualche memorabile ciliegina da mettere sulla torta del mercato? Certo che no! L'aveva tirata fuori il direttore di Sportitalia la sera stessa di Monza-Inter, forse per fare da 'lancio' maldestro alla trasmissione in esclusiva della penultima amichevole nerazzurra da parte di quell'emittente. 'Giusto' con quella sparata sui 55 milioni richiesti dall'Atalanta per Lookman che, infatti, non ha trovato riscontro in nessun altra testata sportiva. Al che viene solo da pensare che quel direttore si sia proprio confuso di brutto... Niente niente con la maggioranza del pacchetto azionario della società bergamasca detenuto - per quell'identica quota (il 55%) - non più dalla famiglia Percassi ('solo' col 45%) bensì dal gruppo americano guidato da Stephen Pagliuca?

D'altronde, mica tutti possono nascere 'total' ragionieri: anche 'solo' mezzo giornalista e mezzo contabile!

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Gio 14 agosto 2025 alle 22:38
Autore: Redazione FcInterNews.it
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