"Quando nel 1998 iniziai a vedere le partite di quella che poi sarebbe stata la mia squadra del cuore, un giocatore su tutti mi impressionò subito, per potenza fisica, dedizione al gioco e correttezza. Proprio lui, Javier Zanetti. Le partite passavano, gli allenatori cambiavano, le delusioni aumentavano e il via vai di giocatori era assurdo, l'unico punto fermo dell'Inter dall'inizio della mia passione fino ad oggi è stato sempre e solo il capitano.
Man mano che entravo negli schemi e nelle logiche di questo sport capivo sempre di più perchè Zanetti mi aveva colpito dal primo secondo e, soprattutto, perchè tutti in quel mondo avevano un'enorme stima di lui.
Due sono i momenti che io ho gioito anche per lui: nel 1998 nella finale di Coppa Uefa (non tanto per la vittoria del trofeo quanto per il suo gol) e nel 2010, in occasione dell'inimitabile Triplete. Javier era stato finalmente ripagato di tutti i suoi sforzi, del suo attaccamento alla casacca nerazzurra (a rifiutare il Real Madrid ce ne vuole...), quasi alla fine, la sua carriera aveva raggiunto l'apice.
Questo sito, ArmataDeiNerazzurri è nato proprio con la sua immagine. La manipolazione grafica usata vede lui al comando di una potente armata di morti che risorge dalle tenebre più agguerrita che mai per fare il culo a tutti quelli che gli si parano davanti; liberamente ispirata al film "L'Armata delle Tenebre" (l'altra mia passione oltre al calcio e l'horror). Quando appresi tempo fa la notizia del suo ritiro ho anche pensato con chi avrei potuto sostituire l'immagine del sito, ma subito dopo sono tornato in me e ho deciso che questa è e resterà sempre l'immagine del nostro portale. Zanetti guiderà sempre i nerazzurri, anche se non sarà più in campo, perchè il ricordo di quello che era rimarrà per sempre vivo in tutti quelli che indosseranno la maglia nerazzurra, e verrà tramandato nel corso degli anni.
Questo è il mio saluto per te Javier, adesso comincia una nuova carriera, sempre a fianco dei nostri colori, perciò grazie di tutto quello che ci hai dato e ci continuerai a dare.
Sei il migliore.
Armata dei Nerazzurri
"Pensate alle generazioni future.
Pensate a tutti quelli che non lo vedranno mai giocare.
Pensate a tutti quelli che non gli vedranno mai alzare una coppa con le lacrime agli occhi.
Pensate a tutti quelli che non gli vedranno fare le solite cavalcate al novantesimo minuto.
Pensate a tutti quelli che non avranno mai l'onore di poter vedere quel numero 4 in campo.
Io mi sento onorata, onorata di aver avuto un uomo del genere in squadra.
Ormai per noi è come un'abitudine.
Ma forse non ci rendiamo davvero conto che sono D I C I A N N O V E anni che Pupi è con noi.
Diciannove.
É tantissimo, non in tanti avrebbero avuto il coraggio di rimanere in questa squadra anche quando tutto andava storto e non si vinceva mai.
Ormai lui è la nostra bandiera.
Spesso si dice "L'importante è solo la maglia".
Io sono d'accordo con questo, ma penso che per Pupi bisognerebbe fare un'eccezione, LUI É L'INTER.
É stato sempre un esempio di serietà, amore, sportività, maturità per tutte le generazioni di tifosi e di calciatori.
In quanti possono dire di avere o aver avuto un capitano così?
IO DIREI DAVVERO POCHI.
Perchè come Zanetti ne nascono uno ogni mille anni, e noi abbiamo avuto la fortuna di averlo visto con la maglia nerazzurra.
Io non so ancora come riuscirò solo ad immaginare un'Inter senza di lui.
Perchè anche se quest'anno non ha giocato molto, io avevo la certezza e la consapevolezza di vederlo in panchina, e sapevo che in caso di bisogno lui ci sarebbe stato, anche solo per cinque minuti, anche solo per il recupero, lui ci sarebbe stato.
E avrebbe onorato la maglia come ha sempre fatto.
E quando in futuro ci chiederanno di raccontare la storia di Zanetti, noi diremo che era un uomo, che nel 1995 è arrivato all'Inter, e ci è rimasto, per TUTTA la sua carriera, senza mai tradire i nostri colori.
Ha rifiutato offerte da grandi club per stare con NOI.
Perchè l'Inter ti fa innamorare, è come una seconda pelle.
E lui, il nostro Javier Adelmar Zanetti è innamorato perso di questa squadra.
E noi, avremo sempre un posto nel nostro cuore per lui, un posto che pochi hanno la fortuna di ottenere.
Perchè ci sono vite che capitano, e vite invece da CAPITANO".
Martina
"Salve a tutti sono un ragazzo di 24 anni e da sempre tifose dell'inter.Oggi si gioca la partita con la lazio, E oggi noi tifosi daremo l'ultimo saluto a un giocatore che a 41 ANNI ha sempre vestito la maglia dell'inter, ha sempre onorato i colori dell' inter,ha sempre giocato da grande campione e ha vinto tutto.Capitano tu sei l'esempio per tutto il calcio mondiale ,se l'esempio da seguire ,un uomo che da solo si è fatto amare da tutti .IO DA TIFOSO ti amerò sempre.Un augurio speciale per il proseguimento della tua carriera .Grazie di tutto. Un tuo ammiratore".
Sergio
"La tua Grandezza di Uomo e Calciatore ormai è cosa nota a Tutti,tale da passare nella Storia del Calcio.Sicuramente la Grandezza da Dirigente sarà nota a Noi e alle future Generazioni!Grazie di TUTTO Grande CAPITANO!Ad Maiora amico Javier".
Peppe
"L'emblema del calcio pulito...un uomo, un capitano, una leggenda.
Avevo quasi 13 anni quando Massimo Moratti, figlio del grande Angelo decise di riprendere la sua Inter acquistandola dall'imprenditore Ernesto Pellegrini.
Il buon Massimo decise di presentarsi alla piazza con l'acquisto del "promettentissimo" Sebastian Rambert detto l'avioncito per via del suo singolare modo di esultare, e assieme a questi arrivò a Milano un ragazzino illustre sconosciuto dalla faccia pulita.
Javier era figlio di un muratore della periferia di Buenos Aires e si racconta che il primo giorno alla Pinetina si presentò con un sacchetto di plastica con dentro le scarpette e nulla più,nessuno sapeva chi fosse,al punto che egli per entrare al campo d'allenamento dovette farsi strada fra i tifosi.Eppure la storia è strana a volte, il plurisponsorizzato Rambert fece fagotto e andò a cercare fortune in Spagna 3 mesi più tardi dopo un paio di presenze incolori e senza mai averci deliziato con la sua esultanza,mentre lo sconosciuto Javier nell'Inter è arrivato a collezionare collezionato 856 presenze in 20 anni,frantumando ogni tipo di record e consacrandosi come LA bandiera dell'Inter. Indimenticabili tutti i momenti di questi 20 anni, il Gol nella finale di Parigi, quello contro la Roma del 2008 che di fatto ci consegnò uno scudetto soffertissimo, nulla a che vedere con la cavalcata delle 17 vittorie consecutive dell'anno prima,le lacrime nella notte del 22 Maggio al Bernabeu e poi lui che scende alle 5 del mattino dall'aereo tenendo la coppa insieme a Mao Moratti, solo per citarne alcuni. Ma anche gli anni di calciopoli quando non si vinceva e tu, campione già consacrato rifutasti il Real Madrid per restare nerazzurro per chè nel frattempo quella era diventata la tua seconda pelle,e noi tifosi che fummo orgogliosi di quella scelta e che lo siamo stati ancor di più quando nel 2006 uscì fuori tutto il marcio che ben conosciamo, il 5 Maggio 2002 poi cancellato da un altro 5 Maggio,quello 2010 in cui conquistammo il primo dei "tituli" del triplete e il 28 Aprile 2013 quando dopo migliaia di Km percorsi senza mai nemmeno un raffreddore, la tua caviglia fece crack dopo 20 minuti (io c'ero...purtroppo). L'immagine che hai dato di te, di esempio per le nuove generazioni di sportivi, l'umiltà che hai sempre avuto fuori e dentro al campo anche dopo tutti i record che hai sbriciolato ,la tua instancabile voglia di allenarti perchè a te i piedi di Maradona Dio li aveva negati,eppure che goduria vederti partire palla al piede con quella inarrestabile potenza nelle gambe che avrebbe fatto invidia anche a Tony Stark. La fundacion Pupi grazie alla quale hai dato un futuro a centinaia di bambini disagiati, le tue "discutibili" abilità canore, la tua voce che canta "lo sai per un gol io darei la vita,la mia vita, in fondo lo so, sarà una partita infinita" è diventata un must della curva e a risentirla oggi credo che quella strofa sia stata scritta apposta per te caro Saverio ..... Grazie capitano oh mio capitano".
Luca
"Qualche persona tutta d'un pezzo mi dirà che non ci si commuove per il calcio. Qualche parruccone mi dirà che è un'esagerazione e qualche sofista dei poveri mi dirà che ci sono cose ben più importanti. Lo so benissimo, e me ne frego. L'addio del mio Capitano, in giorno che credevo non sarebbe arrivato mai, o immaginato talmente lontano da essere inavvicinabile, mi ha commosso. Perchè lui sa cosa vuol dire essere uno di noi, essere degli appassionati masochisti di una squadra folle. Perchè noi interisti siamo strani, troppo. Mai d'accordo, uniti e contenti. Ma non ieri sera, non davanti a lui che sa cosa abbiamo provato, conosce la nostra storia, il nostro orgoglio e la nostra diversità. E se n'è fatto carico con fierezza, lealtà, integrità, moralità, umiltà, correttezza ed impegno. Arrivato da una terra lontana, patria di grandi e fantasiosi campioni, in punta di piedi, eclissato da un certo Rambert che sarebbe dovuto essere "el crack d'Argentina", mentre tu risultavi semplicemente "quell'altro argentino". Invece quell'altro argentino è diventato una leggenda del calcio mondiale e Rambert si è preso la tua infelice etichetta. Sai, alcuni dei miei primi ricordi d'infanzia coincidono con le tue prime scorribande sulla fascia, ed in un certo senso si può dire che il nostro interismo è cresciuto assieme. E ne abbiamo passate davvero di ogni, mio caro Capitano: delusioni, sconfitte, umiliazioni, derisioni, giocatori incapaci, indegni, dirigenti incompetenti, ribaltoni in campo e fuori, contestazioni, baldorie mediatiche. In quei frangenti il sentimento d'appartenenza per qualcuno può vacillare, allontanarsi e scomparire, ma non per i veri tifosi che fanno dell'orgoglio nerazzurro un vanto in qualsiasi circostanza. E se molla qualche tifoso, figurarsi tu, straniero che conosce l'Inter per sentito dire e per di più con importanti offerte di blasonati club. Tu invece sei rimasto, tu hai sempre rifiutato quando era facile farlo e tanti attorno a te e me l'hanno fatto. Forse è proprio lì, in quei momenti preannuncianti decisioni che tracciano il sentiero di una vita, hai capito la nostra fede, ci sei entrato totalmente e sei diventato quello che rappresenti. Non m'importa da dove arrivi, non m'importa se non sei italiano, non m'importa se non sei cresciuto nel vivaio e se da piccolo non tifavi Inter. M'importa quello che hai fatto e dato per la nostra maglia: quanto l'hai amata, difesa e onorata, come pochissimi altri nella nostra storia. "Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo." Siamo nati con questa frase e con questo intento, in un remoto giorno di marzo di cui nessuno ha ormai testimonianza diretta, per dare a tutti quanti la possibilità di difendere i nostri colori: il nero della notte e l'azzurro del cielo. E tu ne sei l'alfiere migliore possibile. Un'era volge al termine, diciannove anni così non si scorderanno mai così come tutti i successi partoriti in seguito alle ingloriose stagioni passate che ci hanno ricompensato degli anni precedenti. Tu sei il mio Capitano, lo sei sempre stato e lo sarai per sempre. La mia emozione ed i miei occhi lucidi nel vederti ieri sera in lacrime salutarci e nel sentire quelle parole piene d'amore dette col cuore in mano è qualcosa che solo gli amanti di questa maglia possono capire, gli pseudo-soloni greci citati all'inizio restino tali. Quando sarò vecchio racconterò orgoglioso, ai congiunti, agli amici o, se convivrò con la solitudine, ad una pagina bianca, di aver avuto la fortuna e l'onore di vedere il più grande giocatore che abbia mai amato, difeso ed onorato la nostra passione. Senza il sentimento del momento ancora caldo e col giusto sia lucido distacco nonchè coinvolgimento ideale per rendere al meglio un pensiero. Infinitamente grati, per sempre uno di noi. Grazie Javier, eternamente".
Giuseppe
Altre notizie - Visti da Voi
Altre notizie
- 00:18 Ciccarelli (CN) contro Thuram: "Inaccettabile, chi non ama questa maglia se ne vada"
- 00:00 No psicodrammi, ma servono risposte
- 23:50 Condò: “Chivu prova a ingraziarsi il gruppo, ma l’Inter ha bisogno di una scossa. Inzaghi via per un motivo"
- 23:35 Zenga: "Perché l'Inter ha riportato a casa Pio Esposito senza dargli spazio?". Poi dice la sua su Sommer
- 23:20 Qui Lecco - Domani la sfida contro l'Inter U23: Federico Valente ne convoca 23
- 23:06 L'assist di Abodi per il nuovo San Siro: "Si sente l'esigenza. Rispetto per il passato ma anche per il futuro"
- 22:52 Napoli a punteggio pieno: Hojlund segna all'esordio, tris roboante alla Fiorentina
- 22:38 Novara, Ranieri: "Seconde squadre grande opportunità. Inter U23 ha iniziato bene, sarà protagonista"
- 22:24 Slavia Praga, Prekop: "Non vedo l'ora di sentire l'inno della Champions. Magari farò un gol"
- 22:10 Inter Primavera, Carbone: "Non è il risultato che volevamo, ora testa ed energie ad Amsterdam"
- 21:57 La Serie A si espande nel continente asiatico: tutti i match in diretta su Youtube per 9 Paesi
- 21:43 Verona, Zanetti: "Gagliardini può essere subito fondamentale. Sostituirà Duda, mi ha dimostrato di poterlo fare"
- 21:30 videoJuventus-Inter 4-3, Tramontana: "Brutta botta. I soliti errori, va tutto male. Non so che scossa si possa dare"
- 21:29 Juventus-Inter, la moviola - Colombo risparmia un paio di gialli, ma gestisce bene
- 21:14 L'Ajax si prepara all'Inter con una vittoria senza affanni: 3-1 allo Zwolle, in gol anche Klaassen
- 21:11 Carlos Augusto in conferenza: "Siamo a inizio stagione, possiamo ancora fare una grande annata"
- 21:10 Chivu in conferenza: "La finale di Champions non c'entra, resto fiducioso. Thuram? Basta polemiche"
- 21:05 Juventus, Adzic in conferenza: “Il gol? Un sogno. Voglio stare coi piedi per terra e allenarmi bene"
- 21:00 Bastoni a ITV: "Ricordo poche prestazioni così in casa della Juve, mi porto a casa l'atteggiamento"
- 21:00 Juventus, Tudor in conferenza: “Adzic è andato forte in allenamento e l’ho voluto mettere dentro. Grande vittoria contro una grande squadra”
- 20:53 Bastoni a DAZN: "Meritavamo di più, ma da un lato forse è meglio che queste batoste le prendiamo all'inizio"
- 20:49 Chivu a ITV: "Mi prendo la prestazione. Contento per Calhanoglu, ha superato alcuni momenti"
- 20:40 Chivu a DAZN: "Grande prestazione, purtroppo non abbiamo capito alcuni momenti: c'è rammarico. Calhanoglu..."
- 20:30 Juve, Tudor a DAZN: "L'Inter ha qualità di livello mondiale. Non so se la vittoria è meritata, più giusto un pari"
- 20:22 Juve, Yildiz a DAZN: "Abbiamo fatto una grande partita. Obiettivi? Pensiamo a una partita alla volta"
- 20:22 Juve, Adzic a DAZN: "Per me è un sogno fare un gol così importante. Lottiamo per lo scudetto"
- 20:15 Juve, K. Thuram a DAZN: "L'Inter è una grande squadra, era difficile. Ecco cosa mi ha detto Marcus dopo il gol"
- 20:05 Juventus-Inter, chi è stato il migliore? Cliccate e votate
- 20:01 Un ottovolante di illusioni: l'Inter reagisce, mette all'angolo la Juve ma Adzic al 91esimo firma il clamoroso 4-3
- 20:00 liveIl POST PARTITA di JUVENTUS-INTER: ANALISI, COMMENTI e PAGELLE
- 19:59 Juventus-Inter, le pagelle - Lautaro anonimo, Barella sbaglia troppo. Thuram premiato
- 19:55 Juve-Inter, full time - L'Allianz Stadium è un poligono di tiro: Adzic cancella un 'pari fraterno' al 91', altro ko per Chivu
- 17:47 Marotta: "Non dimentico la Juve, ma oggi amo l'Inter. Punto su Sucic e Pio Esposito. Inizio difficoltoso, ora..."
- 17:37 Juve, K. Thuram a DAZN: "Ecco cosa pensa Marcus di me. Tudor non ci ha parlato solo di lui, ma di tutta l'Inter"
- 17:37 Thuram a DAZN: "La sfida con mio fratello? Siamo abituati. Oggi partita seria tra Inter e Juve, vogliamo vincere"
- 17:30 Matri: "Juve con l'attacco migliore, Inter la squadra più forte per individualità"
- 17:27 Rocchi: "La pressione sugli arbitri è a mille in certe partite, con la Refcam cambia poco"
- 17:20 Juve, Chiellini a DAZN: "Queste sono le partite per cui uno gioca. Vlahovic? È carico e sta bene"
- 17:15 Ulivieri: "Chivu una scommessa per l'Inter? No, una scelta ponderata e indovinata"
- 17:10 M. Thuram a ITV: "Ho sempre voglia di vincere quando metto la maglia dell'Inter, poi oggi ho contro mio fratello..."
- 17:05 Iuliano: "L'Inter ha qualche pressione in più della Juventus, ma non credo ad una crisi dei ragazzi di Chivu"
- 17:01 Serie A, la terza giornata si apre con la vittoria del Cagliari sul Parma: finisce 2-0 all'Unipol Domus
- 16:46 Arsenal senza pietà, Nottingham Forest travolto 3-0. Zubimendi si scatena con una doppietta
- 16:32 Primo raduno per gli arbitri a Coverciano, Rocchi: "L'obiettivo è una filosofia di arbitraggio uguale per tutti"
- 16:17 OM, Pavard esulta dopo il gol all'esordio: "Prima da sogno al Vélodrome, che emozione unica"
- 16:03 Ambrosini: "Derby d'Italia, dall'Inter mi aspetto una reazione dopo il ko con l'Udinese. Scudetto? Anno particolare"
- 15:50 OM, De Zerbi: "Pavard giocatore forte e intelligente. Il cambio? Solo crampi"
- 15:35 Zenga scettico: "L'Inter ha scelto Chivu, ma cambiando troppo poco. Bonny ed Esposito livello eccelso"
- 15:20 Inter-Parma, Up&Down - Nenna ha la corazza d'acciaio. A Della Mora serve il soccorso ACI
- 15:06 CF - Finale di Champions, il Metropolitano di Madrid preferito a San Siro: la stima di quanto perderà Milano
- 15:00 Inter Under 20 da registrare, il Parma esce indenne dal Konami Centre: termina 0-0 un match dai due volti
- 14:52 Ferrara: "Derby d'Italia difficile per Tudor e Chivu. Non è decisiva, ma può già dare indicazioni"
- 14:38 Lucio: "L'Inter avrà voglia di rivalsa. Orgoglioso di Chivu, sembra sia lì da sempre. Ecco le sue priorità"
- 14:24 Il pensiero di Costacurta: "L'Inter in Italia resta forte, ma secondo me in Europa avrà problemi. Ecco perché"
- 14:10 Repubblica - Tudor e Chivu e il loro primo derby d'Italia in un mondo imperfetto: parola d'ordine flessibilità
- 13:56 Lookman-Atalanta, muro contro muro. Juric: "Non giocherà. È un top player, però vogliamo valori umani"
- 13:43 Baroni: "Con Asllani lavoriamo forte perché può ancora crescere. Può anche calciare i rigori"
- 13:29 Allegri inquieta i tifosi del Milan: "Leao ha un problema al soleo. Non ci sarà con Bologna e Udinese"
- 13:14 Condò: "Juve-Inter partita con storia, ma alla terza giornata diventa anche una sorta di incidente probatorio"
- 13:00 Sky Sport - Lookman non indietreggia: l'attaccante nigeriano non si presenta all'allenamento dell'Atalanta
- 12:44 TS - La sosta dei consigli e delle verità: l'Inter di Chivu necessita tempo. E intanto via col cambio di rotta
- 12:29 Qui Juve, Tudor non rischia e lascia Conceiçao fuori dal derby d'Italia. La lista completa dei convocati
- 12:15 De Agostini gioca Juve-Inter: "È un match molto sentito, ma non ancora decisivo"
- 12:14 TS - L'Al-Hilal continua a pensare ad Ausilio. Mission però alquanto complicata
- 12:00 Festa (Il Sole 24 Ore): "RedBird e Oaktree pronte a cedere Milan e Inter". Ma resiste il problema stadio
- 11:46 Materazzi sicuro: "Stasera sarà una partita tirata, l'Inter dovrà pensare anche alla classifica. Scudetto? Dico Napoli"
- 11:32 TS - Derby d'Italia tra destini opposti e incrociati che darà un primo verdetto su Cristian Chivu
- 11:17 GdS - Sfida turca tra Yildiz e Calhanoglu: lo juventino è al top, il nerazzurro no ma vuole riprendersi l'Inter
- 11:03 TS - Conceiçao non preoccupa, ma va preservato. E Tudor va col modulo a specchio per far soffrire l'Inter
- 10:49 GdS - Valore dei club, adesso l'Inter è davanti alla Juve: quota 1,7 miliardi. Sartori: "Forbice che si amplierà"