"I tempi sono quelli che sono, lo sappiamo tutti; Moratti dichiara l'intenzione di procedere a passi felpati nel mercato di rafforzamento estivo, puntando altresì il dito in direzione di acquisti assai costosi (vedi il "Trivela") che poi, alla fine, si sono rivelati solo inutili buchi neri che hanno assorbito denaro in grande quantità e nulla hanno apportato alla causa nerazzurra. Il discorso mi può anche stare bene, ed io sono tra coloro che non patiscono più di tanto le mancate vetrine europee della Champions: dopo anni di digiuno, mi sto allegramente satollando di un bel pò di scudetti, che non faranno molto "trendy" dinanzi alla coppa dalle grandi orecchie, ma arredano in maniera più che brillante gli ori antichi della bacheca di Via Durini. Questa squadra, sono convinto, con pochi innesti della giusta età, sarà in grado di portarci in pochissimi anni alla seconda stella, che sarà un gran bel vedere. Detto ciò, doverosamente, sarà chiaro a tutti, spero, che non è proprio il caso di ricominciare ad agitare la grancassa dell'imperativo assoluto per l'anno 2009-10: la conquista della Champions.

Tutti gli osservatori hanno dissertato abbondantemente in questi mesi sulla differente capacità di spesa oggi esistente tra le nostre squadre e quelle inglesi, e fors'anche ispaniche; nessuno, sano di mente, potrà accampare chissà quali chances di successo a meno di una sontuosa campagna acquisti: giocatori in età e di altissimo livello internazionale non si acquistano nei discount, e chi li ha se li tiene o li vende a prezzi irraggiungibili. I nomi che sento circolare attorno all'Inter: Mikel, D'Agostino, Brighi, mica saranno questi che ci faranno (farebbero) fare il salto di qualità, non sarà certo attraverso loro che il nostro centrocampo acquisirà personalità, fantasia, potenza e continuità. Parlare chiaro, e farlo subito: in un senso o nell'altro, non ci sono problemi: a Lione non si sono certo annoiati a vincere qualche quintale di scudetti consecutivi, non lo faremo neanche noi. L'importante è che, tra qualche mese, non ricominci la solita litania del Mourinho che non ha saputo dare gioco e qualità ad una squadra che, ricordiamocelo, non è la stessa di Mancini di due o tre anni fa: Vieira, Crespo, Cruz, Materazzi, Cordoba, Figo sono al termine della loro parabola discendente, non all'inizio come dopo Calciopoli. Non scordiamocelo, Mou è bravo, ma non può ridare vigore e giovinezza a chi non li ha più, nè riescono bene le nozze coi fichi secchi".

Fiorenzo

Sezione: Visti da Voi / Data: Mer 13 maggio 2009 alle 20:29
Autore: Redazione FcInterNews
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