Cinquecento minuti scarsi per un totale di 14 allacciate di scarpini. Una media di poco più di 35 minuti sul rettangolo di gioco. Due assist nella serata di Coppa Italia contro il Venezia, la migliore per lui in questa stagione. Davide Frattesi probabilmente non trascorrerà una pausa natalizia entusiasta dal punto di vista professionale. Le due ernie operate a luglio lo hanno costretto sin dall'inizio a un'affannosa rincorsa della migliore condizione possibile, mentre i colleghi di reparto lavoravano sul campo e guadagnavano fiducia nelle gerarchie di Cristian Chivu. Il quale non ha mai nascotso di voler puntare sull'ex Sassuolo, considerandolo un attaccante aggiunto ma, nel concreto, puntando assai di rado su di lui. Certo, come ammesso dallo stesso allenatore, qualche problemino fisico non comunicato ha frenato Frattesi nelle ultime settimane, ma la sensazione è che anche nella piena disponibilità le sue preferenze siano sempre cadute su altri giocatori.

I numeri parlano chiaro, sempre senza scordare la falsa partenza del centrocampista romano. Gli altri centrocampisti hanno avuto molte più occasioni finora: 

Nicolò Barella 1.640 minuti in 21 presenze (78 di media);

Hakan Calhanoglu 1.297 minuti iin 18 presenze (72 di media);

Petar Sucic 1.018 minuti in 22 presenze (46 di media);

Piotr Zielinski 954 minuti in 20 presenze (47 di media);

Henrikh Mkhitaryan 786 minuti in 13 presenze (60 di media).

Tra i centrocampisti andrebbe annoverato anche Andy Diouf, ma Chivu l'ha impiegato soprattutto da esterno e quindi sarebbe una foratura metterlo a confronto con il reparto di mediana.

In questo contesto emerge che Frattesi, numeri alla mano, sia stato il centrocampista meno impiegato tra i colleghi e inevitabilmente torna alla mente quanto accaduto nel gennaio 2025, quando l'agente Beppe Riso si presentò nella sede di Viale della Liberazione per capire quali fossero le intenzioni del club nei suoi confronti, alla luce di un utilizzo non soddisfacente da parte di Simone Inzaghi. Allora il problema rientrò e nei mesi successivi il 26enne romano riuscì a mettere la firma su due delle serate più indimenticabili della storia recente nerazzurra: la vittoria in casa del Bayern Monaco e quella al Meazza contro il Barcellona: due gol decisivi da subentrato. Ma evidentemente i blitz che lo rendono un elemento imprevedibile in area di rigore non sono sufficienti per garantirgli maggiore fiducia in campo rispetto almeno ai pari ruolo.

Ed è per questa ragione che anche in questa finestra di mercato il suo nome risulterà tra i più considerati, perché innanzitutto Napoli e Juventus lo accoglierebbero a braccia aperte e con il rischio di perdere il Mondiale rimanendo ai margini dell'Inter lo stesso Frattesi potrebbe chiedere con convinzione di lasciare Milano, nel rispetto di un rapporto con ilo nerazzurro che ha raggiunto picchi elevatissimi ma ha vissuto anche pause importanti.

Nelle prossime settimane bisognerà nuovamente sedersi a un tavolo per fare il punto della situazione, sempre che arrivino offerte serie per un ragazzo valutato almeno 30 milioni, che al 30 giugno pesava a bilancio 24,5 milioni e che a fine 2025 vedrà questo valore scendere intorno ai 16 milioni, garantendo un'eventuale plusvalenza. La contabilità sarà importante in chiave scelte, ma quello che più conterà saranno le motivazioni in gioco: di Frattesi, dell'Inter e di eventuali acquirenti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 25 dicembre 2025 alle 16:00
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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