"Leggera distorsione del ginocchio sinistro". L'esito degli esami strumentali a cui si è sottoposto a sorpresa Ange-Yoan Bonny negli ultimi giorni complica i piani di Cristian Chivu in attacco a cavallo tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026. L'attaccante francese, protagonista in negativo in Arabia Saudita con il calcio di rigore da dimenticare calciato fiacco tra i guantoni di Ravaglia nella semifinale di Supercoppa Italiana, sarà costretto a stare in infermeria per circa 10/15 giorni: tradotto, Angelo (così come lo chiamano affettuosamente ad Appiano Gentile) salterà la trasferta di Bergamo contro l'Atalanta del 28 dicembre e la 'rivincita' di San Siro contro il Bologna del 4 gennaio. L'obiettivo è tornare a disposizione per la gara dell'ex contro il Parma del 7 o per il big match con il Napoli, in programma quattro giorni dopo. 

Il crack del nativo di Aubervilliers restringe il ventaglio di scelte nel reparto offensivo, dove (come in tutti gli altri ruoli) "c'è bisogno di tutti", per dirla alla Chivu. Contro la Dea di Palladino è probabile rivedere in campo dall'inizio la coppia composta da Lautaro Martinez e Marcus Thuram, uno tenuto a riposo (almeno dall'inizio) e l'altro andato in rete nella semifinale di Riad contro il Bologna. La ThuLa è la coppia di spicco dell'attacco interista, ma alle sue spalle scalpita Francesco Pio Esposito, pronto a raccogliere l'involontario 'assist' di Bonny. Stavolta ben diverso da quello arrivato nella serata di Bruxelles contro l'Union Saint-Gilloise che gli regalò la prima esultanza in Champions League: l'infortunio del francese aumenta in maniera esponenziale le possibilità di chance del classe 2005, prima freccia che Chivu potrebbe scoccare dal suo arco. 

Occhio però anche al 'jolly d'emergenza' di nome Andy Diouf. L'ex Lens ha già indossato le vesti di 'tappabuchi' sulla corsia di destra, dove è stato provato a sorpresa da Chivu per provare a limitare i problemi generati dall'infortunio di Dumfries. Il classe 2003, viste le caratteristiche tecniche, ha interpretato il ruolo in maniera diversa rispetto ai colleghi brasiliani Luis Henrique e Carlos Augusto, mettendo in vetrina potenza fisica, buona tecnica, interessanti strappi palla al piede e movimenti a tagliare internamente il campo che puntano sull'accentramento per liberare il mancino o per promuovere l'inserimento a fari spenti, premiato con il primo gol arrivato in Coppa Italia contro il Venezia. Senza Bonny, e con il solo Esposito a disposizione in panchina, vedere il francese adattato anche come sotto punta in caso di necessità non sarebbe un azzardo. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 26 dicembre 2025 alle 09:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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