Quanto è cambiata Milano rispetto a centocinque anni fa? Il Naviglio scorre ancora, il Duomo e la piazza sono ancora al loro posto, la Madonnina guarda ancora tutti da lassù, il Castello è dove è sempre stato… Niente, apparentemente. Eppure, quasi tutto. Perché prima delle 23.30 del 9 marzo 1908 c’era una squadra in città, dopo, nasce La Squadra. Più di un club. E poi fuori dalla trattoria La Madonnina, anno 2013, è tutto un altro mondo.

All’esterno del ristorante L’Orologio dove 43 uomini con bombetta, paltò e bastone si erano dati convegno per fondare il Foot-Ball Club Internazionale, c’erano le carrozze, non le auto come ieri sera. E all’interno nessuno, quella sera del 9 marzo 1908, aveva i cellulari per fare foto o filmati. Figurarsi… manco c’era il telefono fisso nelle case… Ieri sera, invece, tutti si portavano via un pezzo dell’evento che in pochi secondi era in Rete. Internet… potrebbe anche stare per Inter sulla Rete perché no?  Il club è nato per aprirsi al mondo, insegnare calcio alla gioventù milanese e agli stranieri e dopo un secolo lo fa ancora. Con altri mezzi, ma lo fa ancora. Una serata nel solco della storia ma proiettata nel futuro, quella di ieri, alla trattoria La Madonnina. Cosa volere di più, come interista, se allo stesso tavolo siedono il presidente Massimo Moratti, Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, Luigi Prisco figlio di Peppino e Luigi Tassi il custode del campo della Grande Inter a San Pellegrino Terme? Vuol dire avere più di mezzo secolo di storia interista in pochi metri quadrati. Viva, pulsante. Non per il gusto del passato fine a se stesso, ma per ricordarci chi siamo, quali sono le nostre differenze rispetto ad altre società, non dimenticare i motivi per i quali siamo nati e ribadire la voglia di andare avanti. Anche in giorni in cui le vittorie si sono nascoste. Giorni più neri che azzurri. Se poi, dopo aver mangiato un menù tipico milanese come risotto giallo e cotoletta innaffiati da vino rosso, parlato amabilmente di calcio, si rilegge ad alta voce l’atto di fondazione, la storia si fa momento.

"I signori fondatori si sono riuniti questa sera col fermo proposito di fondare il nuovo Club. Presenti i signori G.Muggiani - Boschard - Lana - Bertoloni - De Olma - Hintermann Enrico - Hintermann Arturo - Hintermann Carlo - Dell'Oro Pietro - Rietmann Ugo - Hans - Voelkel - Maner - Wipf - Ardussi Carlo. Dopo piccole discussioni d'occasione, il signor Muggiani propone si passi alla nomina di un consiglio provvisorio da confermarsi nella seduta di mercoledì 11 marzo. Nelle nomine vengono lasciate vacanti le cariche di Presidente e Vicepresidente. Furono nominati: Segretario G. Muggiani, Cassiere De Olma, Economo Rietmann Hans. Consiglieri: 1° Dell’Oro Pietro, 2° Paramithiotti. I presenti deliberano di non nominare una commissione di giuoco, ma bensì trovano necessaria la carica di economo. Muggiani propone di nominare quale socio onorario il Sig. Rag. Bosisio, segretario della Federazione Italiana del Foot-Ball. I presenti accettano tale proposta. Il nome del nuovo sodalizio è stato unanimemente accettato quale Foot-Ball Club Internazionale Milano. La seduta viene tolta alle 11 1/2".


Ecco, ora mi viene in mente, c’era un’altra differenza, in quel 9 marzo 1908 la notte era chiara e stellata. Ieri, 9 marzo 2013, veniva giù una pioggerellina leggera prima di cena. Poi, siamo usciti e aveva smesso di piovere. Abbiamo guardato in alto e il cielo stava tornando sereno. Non era più solo nero, si capiva che tornava l’azzurro. Infatti oggi c’è il sole, abbiamo 105 anni e un giorno. C’è ancora tanto da fare. E da vincere.

 

Sezione: Vintage / Data: Dom 10 marzo 2013 alle 20:13
Autore: Marco Pedrazzini
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