Elogi per la Roma e commento alla lotta di vertice sulla Gazzetta dello Sport da parte di Arrigo Sacchi.

Roma in vetta: chi l’avrebbe detto all’inizio della stagione?
"Nessuno, o perlomeno non il sottoscritto. E invece eccoli lì, i giallorossi, a dominare con due punti di vantaggio sulle seconde e a mostrare un calcio bello, moderno, divertente, fatto di tecnica e di forza, organizzato e disciplinato. La Roma è il “sale” di questo campionato e, secondo me, può arrivare fino in fondo".

Vuol dire che la Roma può vincere lo scudetto?
"E perché no? Lo so che, come ho detto, nessuno lo aveva pronosticato, ma in questo momento la classifica parla chiaro. Inoltre domando: che cosa impedisce ai giallorossi di sognare? Stanno vivendo un periodo magico, si tratta soltanto di insistere senza farsi coinvolgere dal comprensibile entusiasmo dell’ambiente".

L’Inter e il Napoli, tuttavia, sulla carta, ha organici più attrezzati per arrivare allo scudetto. E’ d’accordo?
"L’Inter e il Napoli sono certamente squadre con le rose più ampie, e probabilmente anche con un tasso tecnico superiore. Però, alla lunga, il gioco fa la differenza. E questa Roma gioca proprio bene. A tratti mi sembra di rivedere l’Atalanta. I due mediani che pressano a tutto campo, i laterali che fanno chilometri, gli attaccanti che si muovono in sincronia e giocano con il pallone rasoterra".

Se lei fosse un dirigente della Roma, interverrebbe sul mercato per acquistare un centravanti?
"Se fossi un dirigente della Roma, ascolterei quello dice Gasperini e, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, cercherei di accontentarlo. La Roma, quest’estate, ha fatto una scelta importante: ha puntato sull’allenatore. Deve insistere su questa strada. E’ quello che ho sempre sostenuto: inutile spendere dei soldi per acquistare pseudo campioni, se poi non si ha un tecnico in grado di metterli insieme e di dare loro un gioco. E Gasperini è maestro anzitutto in questo".
 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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