Inter zero, Milan uno. E anche questo derby è stato incredibilmente perso dalla squadra nerazzurra capace di colpire due legni in un tempo, sbagliare un calcio di rigore nel secondo tempo e subire un gol al primo e unico tiro in porta di tutta la partita.

L'Inter è da studiare perché qui le spiegazioni sono da ricercare nel Sottosopra di Stranger Things. Siamo al 24 novembre e l'Inter ha perso contro Napoli, Juventus e Milan (oltre l'Udinese). Tre big match persi perché non sei stato più forte degli episodi, anche se in campo hai dimostrato di essere più forte.

Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Un discorso applicabile all'intera squadra e in particolare a Sommer. Non è mai bello puntare il dito contro qualcuno, ma contro la Juventus lo svizzero si era già giocato un bonus gigantesco. Con il Milan il secondo.

A questi livelli non puoi concedere e regalare un gol così. Resta da capire ora come Chivu gestirà questo altro pesante errore da qui a fine campionato (tenuta mentale di Martinez permettendo). Roma, Napoli e Milan. Queste sono le prime tre squadre del campionato italiano dopo 12 partite. Svillar, Milinkovic-Savic e Maignan. Quanti punti hanno portato questi portieri alle loro rispettive squadre da inizio campionato? E quanti Sommer ha sulla coscienza? Il paragone con Handanovic-Onana viene da sé, quanto altro si deve aspettare? 

Sommer non è però l'unico colpevole. Bastoni, Barella, Lautaro e Calhanoglu (soprattutto per il calcio di rigore) non sono stati all'altezza del loro livello. La spina dorsale nerazzurra. Carlos Augusto è stato inesistente. Per assurdo il "timido" Diouf è stato il più propositivo nel finale e l'ultimo ad arrendersi. Sarà durissima voltare pagina e ripartire. Il tempo lo impone. Ma questa squadra continua a deludere i suoi tifosi sul più bello. Nonostante questo siamo ancora lì. Tutto è ancora apertissimo. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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