"Ogni giorno faccio il mio lavoro. Vengo pagato per essere professionale, per dare il massimo, per segnare. Questo è il mio lavoro, devo segnare gol", ha detto Mauro Icardi in conferenza stampa alla viglia della partita di Champions League contro l'Union Saint-Gilloise, club affrontato anche dall'Inter. L'oggi attaccante del Galatasaray è stato solleticato sulla questione legata al permesso speciale concesso dal club turco per vedere le figlie, "non è una scusa" ha premesso prima di sottolineare la professionalità che ogni giorno dimostra. "Tutti hanno problemi personali. Anch’io cerco di risolverli, ma stare lontano dalle mie figlie non è un alibi" ha continuato prima di parlare anche dei problemi fisici che lo hanno più volte fermato. 

"Da quando sono al Galatasaray ho sempre affrontato fastidi e infortuni. A volte ho dolore al tallone o alla caviglia, gioco con infiltrazioni. Partite ogni tre giorni, allenamenti intensi: ma do sempre il massimo. Sono un giocatore chiave, sono capitano" ha puntualizzato inoltre. L'ex capitano dell'Inter poi ha ammesso con un pizzico di rammarico e dispiacere: "Voglio essere sempre al cento per cento, anche se nella mia carriera non lo sono quasi mai stato davvero".

Sugli obiettivi:
"È un match importantissimo. Abbiamo un sogno: continuare a vincere in Champions e superare il turno. Dopo la sconfitta della prima giornata, abbiamo ottenuto tre vittorie fondamentali. Crediamo di poter aggiungere anche la quarta". 

Sulla crescita del Galatasaray negli anni dal suo arrivo:
"Sarà il mio quarto anno al Galatasaray. Quando sono venuto qui il club era in una situazione non facile. Le cose oggi sono completamente invertite. Siamo fortunati e abbiamo più opportunità. Abbiamo creato un club di gran lunga migliore negli ultimi anni. Siamo uno dei migliori club d'Europa in questo momento. Lo mostriamo in Champions League e questa era la cosa importante. Ci sono stati arrivi come Osimhen, che in precedenza era impensabile, sono arrivati giocatori di altissimo livello come Davinson. Oggi ci sono molti giocatori che vogliono venire in Turchia per mostrare il loro potenziale. Questo è un orgoglio e un onore per me. Sono molto orgoglioso di aver contribuito a questo con i miei gol e sono orgoglioso di questo club dal primo giorno".

Sezione: Focus / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 17:43
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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