Un Lautaro totale come non si era mai visto, nemmeno nei momenti migliori della sua carriera. Come scrive oggi il Corriere dello Sport, il Toro è ormai testa, anima e piedi della nuova Inter.

La partita di Bruxelles spiega meglio di ogni parola: "Lautaro ha salvato l’Inter, prima, scacciando via un minaccioso colpo di testa che era indirizzato in porta; e poi l’ha trascinata di peso alla vittoria giocando sempre e solo per la squadra, a tutto campo. Ha segnato un gol molto bello e ne avrebbe potuti festeggiare altri, ha mandato in porta il giovane compagno Pio che non lo ha premiato, ha procurato con la semplice presenza il calcio di rigore che avrebbe definitivamente steso il Saint-Gilloise, ha gestito le energie per il Napoli. Sabato, al gala dello scudetto, arriverà nelle condizioni ideali per mascherare l’assenza del gemello Thuram: al Napoli ha segnato 5 gol in carriera, compreso quello decisivo nella Supercoppa 2024, ma solo una volta ha esultato al Maradona, che allora si chiamava San Paolo. Dobbiamo tornare al gennaio 2020, l’anno del Covid e della morte di Diego. L’allenatore dell’Inter era Antonio Conte, il partner d’attacco Lukaku che segnò una doppietta. Sembra un altro mondo".

Dopo i primi mesi della passata stagione, in cui era visibilmente logoro nel fisico e nella mente, in questo 2025 l'argentino è stato protagonista di una crescita notevole a ogni livello, certificata in particolare dal contributo in Champions League, competizione per la quale spesso era stato criticato. "Nel 2025 Lautaro ha già segnato 11 volte in Champions, torneo nel quale in stagione è arrivato a 3 gol, uno ogni 42 minuti giocati. Ieri sera Harry Kane l’ha raggiunto nella classifica dell’anno solare ma il testa a testa non lo sminuisce, Tutt’altro. Tenere certi ritmi e confrontarsi con i più forti specialisti del settore - Mbappé insegue a 10, il fresco Pallone d’Oro Dembelé a 9 - è semmai una gratificazione stimolante", si legge.
 

Sezione: Focus / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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