Dopo i gol al Mondiale per club, in campionato e con la Nazionale, ecco anche il sigillo in Champions League. Dal 26 giugno al 21 ottobre: Pio Esposito sta bruciando le tappe. "C’è un’attesa messianica per ogni nuovo passaggio della carriera di Esposito jr, forse esagerata, e infatti l’affamato Pio a volte sembra risentirne: è così tanta la sua voglia di spaccare e assecondare le speranze di tutti che finisce per perdersi sul più bello. Come gli era accaduto in Nazionale contro Israele, anche contro l’umilissimo Union Saint-Gilloise ha divorato un paio di palloni clamorosi per eccesso di foga - sottolinea la rosea -. A Bruxelles, però, ha cancellato gli errori e si è rifatto con gli interessi, attingendo al meglio della casa: il passaggio con cui ha «liberato» Lautaro per lo 0-2, anziché tirare di istinto come avrebbe fatto il 90% delle punte, è segno di eccellenza, poi nel secondo tempo si è sbloccato su passaggio di Bonny. È la connection del futuro che tutti si sarebbero aspettati dall’inizio, ma l’incastro dei 20enni terribili è solo posticipato".

E la Gazzetta evidenzia anche un altro aspetto dell'esplosione di Esposito: il "dispiacere" di qualcuno... "I tifosi di altre squadre storcono il naso, ironizzano sull’eccesso di complimenti e aspettative, producono meme in serie (qualcuno divertente, come quello in cui Esposito diventa papa Pio III su carta vaticana), ma sotto sotto sanno che il ragazzo fa solo il bene del pallone italico. Che non si perda come altri è nell’interesse di tutti: ieri si è sbloccato in Champions all’età di 20 anni e 115 giorni, solo Balotelli (18 anni e 84 giorni) era andato a segno prima", si legge.
 

Sezione: Copertina / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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