Il primo a presentarsi in conferenza stampa è Cristian Chivu: queste le parole del tecnico dell'Inter raccolte dall'inviato di FcInterNews al Lotto Park.

Terza vittoria di fila in Champions, 4-0, sei contento?
"Prendo quanto di buono fatto oggi, non bisogna mai pensare al passato ma conta l'ultima partita. Mi prendo quanto di importante fatto oggi, per la prestazione, la vittoria. Sono contento di essere a 9 punti, di non aver subito gol, contento per questo gruppo che sta lavorando sodo, tanto. Tutti si sono messi a disposizione e anche facendo qualche cambio rispetto a Roma tutti hanno risposto bene".

Ci sono stati momenti in cui sei dovuto essere duro?
"Questa squadra doveva essere compresa, difesa, non si può dimenticare il percorso dell'anno scorso, fino ad aprile era una squadra stratosferica giudicata poi perché non ha raggiunto gli obiettivi. Avevano bisogno di essere compresi, difesi, aiutati e allenati. E a volte essere anche duri perché le cose bisogna dirle in faccia, bisogna accettare la verità e lasciarsi alle spalle le delusioni andando avanti con convinzione, voglia e soprattutto con passione. Non ho fatto più di tanto, ho ascoltato, dato qualche consiglio, abbracciato un po' di più perché quando le persone hanno bisogno di auto bisogna capirli, fargli una carezza, accettare il fatto che quando ci sono problemi bisogna entrare nel cuore, la testa e tirare fuori il meglio di loro. Quando si cade bisogna alzarsi e andare avanti con convinzione, un lavoro fatto non solo da me ma da uno staff, una società, vicina a tutti e che ha dato supporto a tutti. La strada è ancora lunga, non bisogna cascare o illuderci di un momento buono perché il calcio è talmente bastardo che arriveranno anche momenti difficli ma sapremo reagire".

C'è una percentuale di entusiasmo che hanno portato i ragazzi giovani, come Bonny ed Esposito?
"Io non mi dimentico neanche Susic, Luis Henrique, non mi dimentico dei più esperti che hanno più anni alle spalle in questa squadra. E' un bel misto di uomini che cercano tuti i giorni di migliorarsi e dare il massimo, mettersi a disposizione del gruppo e sono contento per questo".

Ti aspettavi di andare a casa con questo risultato?
"Non ho mai pensato che fosse una partita facile, la Champions è una competizone speciale giocavamo in uno stadio speciale, dopo 15 minuti ho pensato che eravamo fortunati ad aver chiuso questa intensità dell'Unione. Abbiamo letto il momento e abbiamo cominciato a costruire, sono contento di aver vinto ma non abbiamo mai pensato potesse essere facile".

C'è grande attesa per Esposito: in questa tabella di crescita qual è il prossimo passo?
"Abbassare le aspettative di tutti io non guardo i gol, gli assist, i numeri ma il lavoro che fanno tutti i giorni e il lavoro di chi sta intorno e dà ai ragazzi una mano per metterli a loro agio. Sono contento di avere a disposizione due giovani affamati, di personalità forte, di qualità e che hanno margini di miglioramento".

Qual cosa le fa più piacere questa sera dei tanti segnali positivi?
"Che non abbiamo subito gol, per me fondamentale perché dà fiducia, convinzione in quello che vogliamo essere come squadra, in fase difensiva. Un allenatore può avere un'idea ma senza la convinzione dei giocatori è impossibile da portare avanti. Quando cerco di convincere che si può difendere anche più alti, non subire gol crea fiducia".

Lautaro che ha fatto gol ha iniziato la partita salvando sulla linea, quanto è importante avere un capitano che dà un esempio del genere?
"Come detto con la Roma il capitano guida con l'esempio i compagni, ha il giusto comportamento, si porta dietro esperienza e non è solo lui ma anche gli altri che si mettono a disposizione del gruppo e che hanno voglia di lavorare e accettano anche qualcosa di nuovo. A me fa piacere perché il lavoro di un allenatore e di uno staff senza una disponibilità del gruppo è impossibile da portare avanti e ho a che fare con un gruppo che ha accettato tutti. Anche i leader si sono messi a lavorare a testa bassa rimboccandosi le maniche".

Il Napoli ha preso 6 gol col PSV.
"Nella mia breve carriera da allenatore ma anche in quella da calciatore ho imparato che quando si ottiene una vittoria è anche giusto fermaris e godersi quanto fatto di buono. Sono felice dei miei ragazzi, di non aver subito gol, che torniamo a casa con i tre punti e da domani penseremo alla prossima".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 00:03 / Fonte: Dall'inviato a Bruxelles, Domenico Fabbricini
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
vedi letture
Print