Le sirene catalane sono ormai un lontano ricordo: Lautaro si è subito ripreso l'Inter, come dimostra la prestazione contro la Fiorentina. Ma è tutta la squadra nerazzurra - secondo la Gazzetta dello Sport - a essersi confermata una "macchina da gol".

"Lo scorso anno l’Inter chiuse la stagione con 110 reti segnate. Tante, vero. Eppure tutto lascia immaginare che quest’anno quell’orizzonte sia facilmente superabile - si legge -. Il via alla giostra del gol lo ha dato Lautaro, con quella ripartenza micidiale chiusa col destro al giro sul palo lontano. Poi ha propiziato il raddoppio (autogol) e messo piede in quasi tutte le azioni offensive. Ma nell’attacco nerazzurro il punto di riferimento resta sempre Lukaku, che ha chiuso il suo primo anno all’Inter con 35 reti in 52 partite. Ma quest’anno Conte sembra avere trovato l’antidoto per andare oltre la Lu-La dipendenza: sono tantissimi i giocatori che possono garantire un buon numero di reti, a partire da Alexis Sanchez, altro protagonista della rimonta sulla Viola. La scorsa stagione è stato frenato dagli infortuni, ma nel finale ha dimostrato di essere un valore aggiunto in una rosa che punta a vincere un trofeo".

E non solo. All'attacco vanno aggiunti anche altri elementi in grado di andare in rete con facilità: le frecce esterne Hakimi e Perisic, i piazzati di Kolarov, gli inserimenti di Vidal, i guizzi vincenti di De Vrij, Bastoni e D’Ambrosio. Sempre in attesa della scintilla di Eriksen. "Un potenziale enorme, stavolta davvero pronto a diventare dinamite", si legge.

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 29 settembre 2020 alle 09:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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