"Quel che ha fatto M’Vila lo facevamo pure ai miei tempi, magari senza fare tanti chilometri. Ma un giocatore non va punito solo per aver fatto qualcosa di un po’ folle. Ogni tanto c’è bisogno di giocatori che non siano del tutto normali. Io stesso non lo ero, se normale vuol dire andare a letto presto, non bere e non fumare: cioè non essere felici". Le parole sono quelle di Lothar Matthäus e si riferiscono all'autunno del 2012, quando l'attuale centrocampista dell'Inter scappò dal ritiro dell'Under-21 francese per pasare una serata "in allegria". Le ripropone oggi la Gazzetta dello Sport, in una sorta di ritratto di Yann M'Vila. "Il francese  fu portato alla ribalta nel 2010 da una pre-convocazione inattesa di Domenech per il Mondiale sudafricano - ricorda la rosea -. Forse prematura per un 19enne che poi si guardò in tv lo sciopero pro-Anelka dei Bleus. Chiamata giustificata da prestazioni di spessore, andate però poco a poco scemando, nonostante il tentativo di rilancio sfumato con il Rubin Kazan. E in nazionale il suo posto è stato ampiamente monopolizzato dal bianconero Paul Pogba, messo subito in riga da Antonio Conte, e diventato indispensabile al progetto di Deschamps. Il francese di origini congolesi, con mamma bianca, ha invece accumulato exploit fuori dal campo, dalla rissa per strada con un automobilista, sfociata in un patteggiamento per evitare condanne nell’autunno di quattro anni fa. Poi, la nottata d’agosto 2011 a festeggiare la nona presenza da titolare in nazionale maggiore con un paio di prostitute, denunciate perché all’alba gli rubarono oggetti vari per un valore di 13mila euro. Qualche mese dopo, il centrocampista sposatosi appena 18enne e già papà due volte, finì una giornata in commissariato per aver picchiato un 17enne a quanto pare troppo insistente con una familiare. L’anno scorso infine M’Vila fu associato a torto a un affare di prostituzione minorile. A Parigi, invece, il neo nerazzurro è stato spesso avvistato in qualche locale a fumare il narghilè. Mentre su Instagram, oltre all’arringa di Matthäus, il francese ha postato anche uno dei suoi titoli rap preferiti: «Fuck With Me» di Gucci Mane. Un titolo, un programma. Magari da evitare per una volta. Nonostante i precetti dell’ex star tedesca".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 18 luglio 2014 alle 09:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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