Dalle pagine della Gazzetta dello Sport giunge anche l'analisi tecnica della sfida di Kiev. Un'Inter dai due volti: prima e dopo l'ingresso di Osvald, due squadre diverse. "Troppo a lungo i nerazzurri sono ricorsi al lancio lungo. Ben 40 in totale. E sempre o quasi con uno dei suoi tre difensori: perché i terzini erano sempre molto alti, come Hernanes e addirittura Kuzmanovic (in alcune fasi il più avanzato, tanto da provare tre volte il tiro dal limite del’area nel primo tempo), e perché M’Vila era sì davanti a loro ma mai in movimento. Il nerazzurro che ha toccato più pallone è stato Juan Jesus (98, con 69 passaggi positivi e 12 sbagliati). Non proprio un fine dicitore. Ci sarebbe stato anche Guarin, capitano di serata e finalmente titolare dopo quasi sei mesi. Doveva essere il trequartista, ruolo che conosce bene, si è trovato invece costretto dallo sviluppo della partita (Inter in possesso palla, Dnipro dietro) a fare la seconda punta. Dunque sempre spalle alla porta. E il suo primo tempo è stato un mezzo disastro: appena 9 passaggi, 4 dei quali sbagliati. Pochi palloni per lui (e per Icardi) e pure difficile da lavorare, anche perché l’Inter ha cercato con insistenza, quasi fosse programmato, le seconde palle: lancio lungo, respinta della difesa, nuova giocata. Il colombiano si è liberato con l’ingresso di Osvaldo, seconda punta al fianco di Icardi. A quel punto, il Guaro è scalato qualche metro indietro, finalmente con la possibilità di guardare in faccia la porta. E il suo rendimento è cresciuto. Il gol nasce proprio da lui: prima il suggerimento a cercare Icardi e poi il contrasto di testa che ha fatto arrivare il pallone-gol a D’Ambrosio. Negli spazi più ampi concessi dal risultato e dalla superiorità numerica, Guarin ha distribuito da zona centrale per i movimenti delle punte ed è anche andato al tiro. Il suo saldo resta negativo (22 palloni persi, 3 dribbling falliti su 3, 11 passaggi sbagliati su 44) ma se avesse giocato tutta la partita nel ruolo prediletto i suoi numeri sarebbero stati ben diversi". 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 19 settembre 2014 alle 13:36 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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