Lionel Scaloni, ct dell'Argentina, si è presentato oggi in conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti presenti. Cominciando a motivare le sue scelte relativamente ai 26 convocati per Qatar 2022: "Abbiamo chiamato questi giocatori pensando al meglio per la squadra, era logico che sarebbero stati lasciati a casa giocatori bravi - ha spiegato -. Per noi era difficile escludere qualcuno, in questi quattro anni abbiamo formato un gruppo e abbiamo un enorme apprezzamento per tutti quelli che ne hanno fatto parte. Siamo felici".

Paulo Dybala, il cui recupero completo è stato gestito dall'Albiceleste a stretto contatto con la Roma, è stato in bilico fino all'ultimo: "Non ci sono stati tanti colloqui tra me e Paulo, ce n'è stato uno quando gli è capitato l'infortunio, gli ho detto quello che pensavo. L'evoluzione è stata favorevole ed eravamo sereni. Nel suo club, il suo allenatore (José Mourinho, ndr) lo ha gestito molto bene, in modo molto cauto. Quando sono riusciti ad accelerare il processo, è sceso in campo (domenica contro il Torino, ndr). È una gioia perché lo apprezziamo, siamo felici di averlo con noi".

La preparazione verso il Mondiale prevede un'amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti: "Fino a ieri sera non avevamo la rosa al completo, non ci siamo ancora allenati. Ora in allenamento decideremo quale squadra scenderà in campo. Deve essere una squadra che mi dà garanzie soprattutto fisiche, non ha senso rischiare, dipenderà molto da quello che ci diranno i giocatori, da lì confermeremo la squadra. Sarà la prima volta che sceglieremo l'11 titolare pensando più al futuro". 

Infine, Scaloni ha mandato un messaggio al popolo argentino: "Non faccio promesse perché il calcio è imprevedibile: è un gioco così bello ma a volte molto ingiusto, non vale la pena promettere qualcosa. Questa generazione di giocatori ha mantenuto lo stesso modo di giocare, continueremo ad averlo. Poi c'è l'avversario e un po' di fortuna, che è fondamentale in un Mondiale. Non abbiamo pressioni perché parliamo di calcio. Giocheremo un Mondiale, sappiamo cosa rappresenta per l'Argentina, ma è pur sempre uno sport. Ecco perché crediamo che dobbiamo fare ciò che sappiamo, poi ci saranno un sacco di cose imponderabili. L'esempio del 2002 è molto chiaro: l'Argentina ha fatto le cose molto meglio degli avversari ed è stata eliminata". 

Sezione: Qatar 2022 / Data: Mar 15 novembre 2022 alle 15:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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