HANDANOVIC 6 - Tocca la palla, ma non può fare altro, sull'improvviso mancino lampo di Dybala che sbuca dalle gambe di Skriniar. Poi osserva la stoccata di Cristiano Ronaldo stamparsi sulla traversa e gli chiude la porta in faccia su un pericoloso destro centrale. Il gol del 7 portoghese (annullato per fuorigioco) è solo un brutto spavento. Nella ripresa controlla bene le conclusioni di Bernardeschi e del solito CR7, uscendo con grande velocità su Dybala lanciato a rete, ma non riesce a ripetersi - forse con qualche colpa - sul destro vincente di Higuain.

GODIN 5,5 - Dopo la sbavatura del Camp Nou che ha spalancato le porte del 2-1 a Suarez si gusta un'altra sfida dal vecchio sapore di Liga contro Cristiano Ronaldo (maltrattato dopo pochi minuti), che lo salta troppo facilmente quando centra la traversa. Lotta contro chiunque passi dalle sue parti, ma l'impeto lo porta spesso a commettere fallo. Impeccabile nelle letture difensive, si divide le colpe con De Vrij nel gol del vantaggio bianconero. Anche lui, come Sensi, abbandona il campo in anticipo. DAL 54' BASTONI 5,5 - La sua seconda in A con la maglia dell'Inter è una prova di maturità contro giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo e Dybala. Si fa notare con una bella chiusura in diagonale che blocca un contropiede ospite, poi perde Higuain nel gol del 2-1.

DE VRIJ 6 - Fuori posizione, salta ma non sfiora il filtrante di Pjanic che innesca Dybala per il gol del vantaggio bianconero. Meno preciso del solito nell'impostazione della manovra, accusa l'iniziale sbandamento generale della squadra. Cresce col passare del tempo.

SKRINIAR 6 - Stringe la diagonale ma non riesce a contrastare il mancino di Dybala che passa sotto le sue gambe e sblocca il match dopo pochi minuti. Deciso nell'uno contro, applica la regola della 'palla o gamba': dove non arriva con le buone, arriva con le cattive. 

D'AMBROSIO 6 - La sua celebre duttilità spinge Conte a schierarlo come quinto di centrocampo, con l'intento di garantire maggiore copertura sulla fascia destra. Dimostra personalità e contribuisce anche alla fase offensiva, creando qualche problema ad Alex Sandro.

BARELLA 6 - Il suo primo Derby d'Italia è macchiato da un paio di palloni persi in avvio di gara, ma riesce a rifarsi subito con i soliti inserimenti in aiuto a D'Ambrosio che lo portano spesso al cross: uno di questi genera il calcio di rigore trasformato da Lautaro. Dopo l'uscita di Sensi si sposta momentaneamente alla sinistra di Brozovic e continua a garantire corsa e grinta.

BROZOVIC 6,5 - Nel giorno della nascita del secondogenito Rafael è costretto a giocare con Bernardeschi prima e Dybala poi che gli mordono costantemente la caviglie e ne limitano i movimenti e le idee in fase di impostazione. La squadra ne risente nella fluidità della manovra, ma dalle sue parti transitano tanti palloni e dimostra il solito sangue freddo nelle situazioni complicate. 

SENSI 6 - Trova corridoi impensabili nello stretto e prova sempre ad accendere la luce in mezzo al campo, muovendosi bene tra le linee e disturbando Pjanic in fase di non possesso. Dopo 30' si accascia al suolo per un problema fisico che lo costringe ad abbandonare il campo in netto anticipo. DAL 34' VECINO 5 - Con il suo ingresso il centrocampo guadagna fisico e centimetri, ma prede di inventiva. Fatica ad entrare in partita e perde tanti palloni, creando confusione. Sfiora clamorosamente la rete del sorpasso con un destro da fuori sporcato da De Ligt: è l'episodio che lo rilancia - rigorosamente ad intermittenza - nel vivo del match. Ci riprova con un inserimento nel finale, ma Szczesny gli dice no. 

ASAMOAH 6 - Anche lui, proprio come Conte e Marotta, è uno degli ex della gara. Di sicuro il meno atteso. Dopo le prime sfuriate di Cuadrado riprende in mano la prestazione guidato dall'esperienza, senza mai riuscire a pungere quando si spinge in avanti. 

LAUTARO 7 - Ancora titolare dopo la grande prestazione (con gol) del Camp Nou, indossa le vesti del regista d'attacco smistando palloni da una parte all'altra del campo e conferma il buon momento di forma con il perfetto penalty che regala il pareggio all'Inter. Morde ogni pallone e cerca spesso la porta, ma Szczesny gli nega la doppietta. Esce tra gli applausi di San Siro. DAL 77' POLITANO 6 - Prova a dare vivacità all'azione partendo da destra e accentrandosi con pericolosità, creando qualche problema nel finale. 

LUKAKU 5,5 - Smaltito il problema fisico che l'ha trattenuto a Milano nel mercoledì di Champions, ritrova l'abituale posto da titolare al centro dell'attacco nerazzurro. Fa a sportellate con Bonucci e De Ligt, che stoppano i suoi primi tentativi del match. Regala belle giocate palla al piede (vedi il tunnel al giovane olandese) e si concede anche in ripiegamento per aiutare la squadra. Sbaglia qualche appoggio di troppo e non riesce a mettere il timbro nel suo primo Derby d'Italia. 

ALL. CONTE 5,5 - È la sua partita. Dopo averla infiammata a parole nella conferenza stampa della vigilia, ci pensa la Juve dopo pochi giri di orologio a renderla un inferno. La sua Inter passa per la prima volta in svantaggio in campionato, ma la reazione è alla base della sua mentalità. Costretto ad un paio di cambi, incassa il colpo del k.o. da Higuain e perde la testa della classifica.

JUVENTUS: Szczesny 6,5; Cuadrado 6,5, Bonucci 6,5, De Ligt 5,5, Alex Sandro 6; Khedira 5,5 (dal 61' Bentancur 6), Pjanic 6,5, Matuidi 6; Bernardeschi 5,5 (dal 62' Higuain 7); Dybala 7 (dal 71' Emre Can 6), Cristiano Ronaldo 6,5. All. Sarri 7. 

ARBITRO: ROCCHI 6 - Dimostra di essere attento quando nota il comportamento antisportivo di Alex Sandro e lo punisce con un giallo. Lucido nei primi episodi chiave, fischia con sicurezza un calcio di rigore a favore dell'Inter per il tocco di mano de De Ligt e annulla il con di Cristiano Ronaldo per fuorigioco di Dybala. Macchia la prestazione non sanzionando il fallaccio di De Ligt su Lautaro e lasciando qualche dubbio su altri episodi in aerea di rigore. 
ASSISTENTI: Meli 6 - Carbone 6,5.

Sezione: Pagelle / Data: Dom 06 ottobre 2019 alle 22:52
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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