HANDANOVIC 5 - Il primo intervento degno di nota arriva dopo 17', quando è costretto a smanacciare l'insidiosa traiettoria disegnata da Freuler. Per il resto osserva il match fino al 79', quando si tuffa in leggero ritardo sul mancino vincente di Miranchuk. Incassa il gol nell'unico tiro in porta subìto.
SKRINIAR 6,5 - Ritrova una maglia da titolare dopo aver messo alle spalle l'incubo Covid-19. E la prestazione è rassicurante: cerca sempre di non buttare via la palla, arrivando con la stazza e le lunghe leve dove non arriva con una condizione fisica - comprensibilmente - ancora non ottimale.
DE VRIJ 6 - Nella 90ª uscita ufficiale con la maglia dell'Inter deve arginare le iniziative di Zapata e Gomez, tra i clienti più scomodi dell'intero campionato. Rischia un giallo in avvio per un intervento sul Papu, poi lo incassa a ridosso della fine del primo tempo.
BASTONI 6 - Il grande ex della gara offre la solita soluzione in fase di impostazione, con i classici lanci tagliati che si confermano un'arma in più. Si oppone a Malinovskyi e quando ha campo davanti sfrutta lo spazio a disposizione. Non riesce a chiudere il sinistro dal limite di Miranchuk, che passa tra le sue gambe prima di trafiggere Handanovic.
DARMIAN 6 - Prende il possesso della fascia destra con lo scopo di far rifiatare Hakimi. Parte male con l'inutile fallo su Zapata che è spalle alla porta, poi inizia a macinare metri con il primo servizio a cercare Lautaro e altri affondi sfruttando l'asse con Barella. Controlla le iniziative dell'esordiente Ruggeri. DALL'83' HAKIMI SV
BROZOVIC 6 - Dopo la rete che ha aperto la rimonta contro il Parma, ritrova un posto dal 1' in mezzo al campo. Detta i tempi rallentando e accelerando il gioco, anche se non sempre con la dovuta precisione. Meglio nella ripresa, quando la crescita è dimostrata dall'avvio dell'azione che porta poi al gol di Lautaro.
VIDAL 7 - È uno dei pezzi da novanta chiamato a guidare la riscossa dopo le numerose prestazioni negative inanellate nelle prime uscite stagionali. Sempre deciso nel contrasto, garantisce sostanza e fa sentire subito la sua presenza in mezzo al campo (soprattutto a Malinovskyi), rendendosi pericoloso con qualche inserimento vecchio stampo. Appare più lucido del solito, ragionando anche in verticale: Sportiello gli chiude la porta della prima gioia nerazzurra e lui cestina il raddoppio. DAL 70' GAGLIARDINI 5,5 - Archiviato il rebus tampone, viaggia per la sua Bergamo e si mette a disposizione di Conte almeno per gli ultimi 20' di gioco. Troppo molle nel tentativo di chiudere su Miranchuk nell'1-1 atalantino.
YOUNG 6,5 - Conte lo preferisce allo spremuto Perisic sull'out di sinistra, lui risponde rinnovando il duello con Hateboer e concentrandosi principalmente sulla fase di ripiegamento. Attento, allontana il pericolo dalla sua zona di competenza con diagonali tatticamente perfette. Il suo apporto in avanti è praticamente nullo fino al secondo tempo, quando ha il merito di servire una preziosa palla d'oro a Lautaro per la rete dell'1-0 e di provare a concedere il bis del gol della passata stagione. DALL'83' D'AMBROSIO SV
BARELLA 6,5 - La grande duttilità spinge Conte a lanciarlo ancora da trequartista moderno (almeno da distinta) e a tenere Eriksen in panchina. In realtà si schiera alla destra di Brozovic ma si stacca quando ha l'occasione, cercando anche qualche intelligente idea in verticale verso le punte. Corre come al solito, Sportiello gli nega la gioia del gol.
SANCHEZ 6 - Torna a disposizione dopo aver smaltito l'infortunio con l'ingrato compito di non far notare l'ingombrante assenza di Lukaku. Svaria e si muove tanto alla ricerca di palloni giocabili, fungendo da collante tra centrocampo e attacco. Sguscia bene nello stretto, trovando però qualche difficoltà nello scontro fisico con i centrali di Gasperini. DAL 74' PERISIC 5,5 - Dà fiato al cileno come seconda punta e si propone subito in area per raccogliere la prima idea di Lukaku. Poi si sposta a sinistra e accusa le difficoltà post-pareggio.
LAUTARO 7 - Martedì sera ha scritto anche il nome del Real Madrid nella lista delle sue vittime, poco prima del fischio d'inizio di Bergamo spaventa tutti per un apparente problema muscolare. Alla fine scende in campo, anche se non al meglio: Romero stoppa il suo primo guizzo, poi arriva a calciare verso Sportiello senza inquadrare lo specchio e rimedia un giallo ingenuo ed evitabile. Pesca comunque il jolly del bomber di razza con la perfetta torsione aerea che sblocca la gara e manda in porta Vidal, chiuso poi da Sportiello. DAL 74' LUKAKU 6 - Prova ad innescare Perisic al primo pallone toccato, poi l'Atalanta trova il pareggio e anche lui accusa il colpo. Fatica ad entrare in partita, ma almeno ci prova.
ALL. CONTE 5,5 - Oltre a tenere in panchina precauzionale il recuperato Lukaku, inizialmente rinuncia alla spinta di Hakimi e Perisic sulle fasce, dando fiducia a Darmian e Young. Nei primi 45' soffre poco ma non riesce a spaccare la resistenza della Dea, nella ripresa trova la rete del vantaggio e gestisce il match, rivoluzionando l'attacco nell'ultimo quarto d'ora. Il collega Gasperini riesce però a cambiare partita con le sostituzioni, lui no. Ed è costretto a tornare a casa con un punto.
ATALANTA: Sportiello 6,5; Toloi 6 (dal 73' Muriel 6,5), Romero 6,5, Djimsiti 6; Hateboer 5,5, Freuler 6, Pasalic 5 (dal 60' Pessina 5,5), Ruggeri 6 (dal 90' Mojica sv); Gomez 6,5, Malinovskyi 5,5 (dal 60' Miranchuk 7); Zapata 5 (dal 73' Lammers 6). All. Gasperini 6,5.
ARBITRO: DOVERI 5,5 - Apre la sua partita mettendo il fischietto in bocca dopo una decina di secondi per un problema al pallone, poi condisce la sua prestazione con qualche imprecisione di troppo tra angoli non concessi e cartellini non estratti dal taschino.
ASSISTENTI: Longo 6 - Del Giovane 5,5.
VAR: Mariani 6.
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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