In una lunga intervista concessa nel suo Paese, Luis Figo si sfoga contro i luoghi comuni che lo circondano ormai da anni e attacca la classe politica. E non solo quella portoghese.

"Sono sempre stato una persona che ha detto quello che pensava, a prescindere dal fatto che gli altri potessero condividere o meno. E non mi importa di quello che dicono gli altri sul mio conto. Sono consapevole che tutto quello che ho guadagnato nella mia vita l'ho guadagnato con il sudore e il lavoro. E non ho mai puntato una pistola alla testa di qualcuno per costringerlo a firmare un contratto con me".
Figo, in Portogallo, è visto anche come un imprenditore e questo ruolo lo ha spesso messo in condizioni di essere criticato. "Ho diverse aziende, molte delle quali in Portogallo, anche se voglio vendere tutto ciò che ho nel mio Paese. Pago un sacco di tasse, contrariamente a quanto si pensi, e sono stufo".
Poi, il 'Ministro degli Esteri' nerazzurro parla di politica e lo fa senza peli sulla lingua. "Ho smesso di interessarmi alla politica dopo la delusione ricevuta da José Socrates (ex Primo ministro portoghese, esponente del Partito Socialista, ndr). L'ho sostenuto perché in quel momento pensavo fosse la persona giusta, però mi sbagliavo. Io non faccio parte di nessun partito, ma penso e voglio solo il bene del Portogallo. Oggi nessuno crede più nei politici, né qui, né in Spagna, né in Italia: è così ovunque ormai. E non parlatemi di crisi finanziaria: la realtà è che ci sono politici che spendono più di quanto sia possibile spendere. Non c'è bisogno di essere troppo intelligenti per capirlo".

Sezione: News / Data: Sab 17 dicembre 2011 alle 19:08 / Fonte: Publico
Autore: Alessandro Cavasinni
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