Le parole di Karl-Heinz Rummenigge hanno sollevato il velo sulla questione Europeo: dietro l'eventualità citata dal Ceo del Bayern Monaco di rinunciare al torneo itinerante per organizzare la fase finale in un'unica sede, secondo il quotidiano La Repubblica c'è la valutazione da parte dell'Uefa di una serie di scenari alternativi, dettati purtroppo dall'incidenza ancora elevata della pandemia da Covid-19. La Uefa studia la possibilità di "escludere" le singole città, se i dati lo imporranno, accorpando partite in un'altra delle 12 sedi. Il vantaggio di avere così tanti Paesi ospitanti permetterebbe di scegliere quelli in cui la situazione è più agibile. Ad esempio, se Londra fosse impercorribile, sarebbe già pronta Monaco di Baviera. 

Far filtrare il possibile spostamento in sede unica serve anche a lanciare un'esca. Per capire se ci sia, tra le città ospitanti, chi voglia tirarsi indietro. Ma l'ipotesi di spostare tutto l'Europeo in una sola nazione esiste, anche a discapito di dover pagare dei risarcimenti pesanti alle città coinvolte nel torneo itinerante e che finirebbero escluse: il modello è la Final Eight della scorsa Champions e a Lisbona. E forte di quell'esperienza il Portogallo sarebbe il grande favorito. "Ma anche la Germania lo ospiterebbe, nonostante abbia già Euro 2024. E pronta può essere la Russia grazie all'organizzazione del Mondiale 2018.  La decisione definitiva sarà presa a marzo: due mesi, una specie di countdown con un occhio all'indice dei contagi e l'altro ai vaccini. Che, spera l'Uefa, potrebbero permettere di giocare gli Europei nelle città previste con il 50% del pubblico (ma Londra, la più avanzata nelle vaccinazioni, non farebbe entrare tifosi dall'estero). Alternative: spalti al 30% o porte chiuse". 

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Sezione: News / Data: Gio 21 gennaio 2021 alle 18:12
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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