"Mischia in area di rigore, il pallone mi sbuca davanti, ci vado col sinistro, di mezza punta - zac - lo piazzo nell’angolino, Zoff si tuffa ma non ci arriva. Gol. San Siro esplode di gioia". Evaristo Beccalossi, intervistato dal Corriere dello Sport, ricorda la sua rete alla Juventus nell'aprile 1979.

"Oggi quest’Inter è una creatura di Spalletti. E’ lui il vero fenomeno - dice il Becca -. Portare l’Inter al primo posto non è stato casuale, Spalletti ha fatto uno straordinari lavoro sulle teste dei giocatori. E ha recuperato gente che tutti davano per finita, come Santon, o altri come D’Ambrosio e Nagatomo, che erano finiti ai margini. Il fuoriclasse assoluto è Icardi, ma dietro c’è una squadra tosta. Cosa farei con uno come Maurito al mio fianco? Gli direi: amico, mi accendo una sigaretta e tu dimmi cosa devo fare. Giocare con uno così è semplice. Vive per il gol. Ed è un fior di professionista. Ha lasciato il gossip fuori dal campo, non è facile per uno così esposto". 

"Ma per me il Napoli resta favorito. E poi c’è la Juve. E occhio anche alla Roma che, zitta zitta, sta facendo una grande stagione. Noi però - avvisa Beccalossi - ci siamo. Di quest’Inter mi piace lo spirito che si è creato. E quando sei così tosto può succedere di tutto. La sfida di sabato non sarà decisiva per lo scudetto. Mi auguro invece che entrambe giochino libere. Vorrei vedere un’Inter sbarazzina, sfacciata, serena".

Sezione: News / Data: Gio 07 dicembre 2017 alle 12:09 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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