"Come mai D'Ambrosio non gioca?".

Vito

Perché Mazzarri ha detto che vuole sentirlo un po' alla volta e a Firenze Jonathan e Nagatomo hanno comunque fatto bene. Con il tempo sarà una validissima alternativa.

 

"Perché Samuel non giocava prima?".

Denis

Semplicemente perché non era in condizioni. Non dimentichiamo che contro il Sassuolo è uscito anzitempo perché non ne aveva più. Ora sta recuperando la condizione e giustamente Mazzarri lo fa giocare. Dopotutto è il difensore che offre maggiori garanzie in questo momento, al punto da aver scavalcato Ranocchia e Campagnaro.

 

"Che si sia finalmente trovata la quadratura del cerchio? Hernanes a centrocampo e Samuel in difesa erano probabilmente i giocatori che mancavano".

Paolo

Nell'editoriale di Luca Pessina pubblicato ieri è stato scritto che Mazzarri ha trovato l'equilibrio in tre mosse. Due sono l'inserimento di Hernanes e il recupero di Samuel. In questo momento, anche se servono ulteriori conferme, questo undici offre le maggiori garanzie. Speriamo che non serva cambiare nei prossimi mesi...

 

"Sono convinto che se Ranocchia giocassse centravanti farebbe un gol a partita. Milito non è più un giocatore di calcio. Icardi non ha autonomia, vedo bene a 2 punte Palacio con Alvarez (quando giocava punta avevamo il miglior attacco in campionato), con Botta e con Polo, molto veloce e tecnico. E con Ranocchia, perché no!!! Mi piacerebbe un'Inter assurda: Handa-Rolando, Samuel-Campagnaro, Juan-Guarin, Hernanes, Alvarez, Botta-Icardi, Palacio (alta con 4 difensori a chiudere e rilanciare subito a Hernanes regista e ripartire subito veloci con le 3 mezzepunte dietro le tre punte. Tutto ad elastico, avanti ed indietro con il solo Icardi in avanti".

Roberto

Ranocchia è bravo nel gioco aereo e ha segnato qualche gol su azioni da calcio piazzato. In certe situazioni ha anche agito da centravanti improvvisato, ma con scarsi risultati. Ricordo la scorsa stagione un Inter-Torino in cui a tempo scaduto è riuscito a sbagliare a porta vuota. E con questo non voglio mica sminuirlo, anzi. Lui è un difensore, non è segnare il suo mestiere ma impedire che gli avversari lo facciano. La tua idea di tattica è assurda, in effetti. Ma l'equilibrio sarebbe distante anni luce, a meno che tutti non decidano di sacrificarsi in difesa e la strada perché ciò avvenga è molto lunga. Polo è appena arrivato, lo lascerei crescere con calma e lontano dai riflettori per permettergli di diventare un giocatore di buon livello. Vero è che con Alvarez e Palacio l'Inter segnava tanto, ma non credo dipenda dalla scelta dei giocatori. Si segnava molto perché tutta la squadra era in forma e girava bene, fino al calo complessivo, a un po' di sfortuna e qualche bavaglio tattico che ci è stato imposto.

 

"Ci sono giocatori che portano punti durante una stagione .... Fra questi non c'è Handanovic... Ma Samuel... Palacio... Icardi... Si!".

Daniele

Handanovic ha perso sicurezza, è evidente. E quando accade a un portiere è una condanna. Paradossalmente faceva meglio la scorsa stagione, quando raccoglieva 2 palloni a partita dal fondo della rete. Quest'anno è stato decisivo in poche occasioni, di lui si ricordano più gli errori che i grandi interventi. Samuel, Palacio e Icardi sono stati decisivi a Firenze, ma a parte El Trenza aspetto conferme dagli altri due.

 

"Una domanda su tutte, sento dire, e scrivere, che vista la lontananza di Thoir da Milano, occorrerebbe la presenza costante di un uomo di fiducia, ovviamente italico, ma scusate, lasciando perdere Massimo Moratti, defilatosi giustamente, il figlio Angelo, cosa sta a fare in società. Mi sembra momentaneamente la persona giusta, libera da impegni, giovane, profondo conoscitore dell ambiente Inter, che ne pensate?".

Mario

Angelomario è una persona equilibrata e preparata, oltre che interista. Tempo fa il padre aveva in mente di lasciare a lui il timone del club, poi le questioni finanziarie e contestuali hanno cambiato le carte in tavola. Ma personalmente non è proprio un personaggio mediatico come chi rappresenta Thohir dovrebbe essere. Si cerca tanto un manager che metta la faccia davanti alle telecamere, è giusto che sia interista ma deve essere anche esperto sotto questo aspetto.

 

"Salve redazione,
Volevo sapere se Ausilio è destinato a fare da traghettatore fino al termine della stagione (prevedendo un nuovo dirigente per il prossimo anno) oppure rimarrà? Inoltre, Fassone ha mai dato spiegazioni per il gesto della maglia anti-Inter mostrata "con soddisfazione" ai tempi in cui lavorava per la Juve? Grazie in anticipo".

Carlo

Ausilio per ora resta al suo posto ma non è detto che rimanga l'unico uomo mercato da giugno in poi. Thohir ci sta ragionando, non c'è però fretta. Fassone non ha mai dato spiegazioni per il semplice fatto che non erano necessarie né sarebbero servite a convincere l'opinione pubblica nerazzurra che lo ha etichettato 'gobbo'. Posso darti la spiegazione che ha dato a me personalmente, cioè che ignorava in quel momento il messaggio di quella maglietta ed era stato coinvolto da un momento di festa per una vittoria del suo club. Alla fine lui non è un tifoso, è un manager che opera nel mondo del calcio ed è stato chiamato per la costruzione del nuovo stadio, fino al cambio di strategia dopo il mancato accordo con i cinesi e la cessione del club a Thohir.

 

"Salve redazione, ho da porre delle domande:
1 prima di pensare e costruire una squadra super non sarebbe meglio costruire un campo super come tutte le grandi società calcistiche?
2 quale è il piano di risanamento?
3 sarebbe opportuno costruire in vivaio serio da poter utilizzare in modo continuativo e non come accade oggi che costruiamo campioni e poi li regaliamo?
4 si può pensare ad un avvicendamento dei dirigenti con dei direttori sportivi che capiscono di calcio? Sopratutto a livello mondiale? Grazie!".

Stefano

Ti rispondo per punti: 1) L'idea oggi è quella di puntare tutto su San Siro, magari acquistandolo e diventando gli unici a utilizzarlo quando il Milan traslocherà nel nuovo impianto. Si farà tutto però in tempi lunghi, non per questo Thohir perderà di vista le questioni più relative alla squadra e al suo rafforzamento. 2) Il piano è quello di non rinnovare i contratti in scadenza (o almeno quasi tutti), richiamare alcuni giovani e sfruttando il risparmio originato dalla fine di certi contratti inserire almeno un paio di giocatori di grande livello nell'ossatura della squadra attuale. Parallelamente, Thohir ripianerà attraverso una serie di manovre finanziarie il bilancio e taglierà i costi inutili a livello aziendale. 3) Thohir crede molto nel vivaio e si continuerà a investire. Stavolta però i migliori prospetti non saranno lasciati andare senza troppi pensieri, anzi. Qualcuno avrà la possibilità di giocarsi le sue carte all'Inter, ma solo se e quando sarà pronto. 4) Ausilio resterà al suo posto, ma a giugno gli potrebbe essere avvicinato un altro uomo mercato d'esperienza, anche se di sicuro per ora non c'è nulla.

 

"Gira voce che Thohir non stia sistemando le finanze e che anzi il debito aumenterà ad andare a fine stagione. Si legge che abbia messo finora solo 75 milioni sul piatto interista. Non doveva già a gennaio sborsarne 170? Il fatto che stia cercando di rinegoziare il debito allungandolo nel tempo non è un po' preoccupante? Potete smentire le voci e magari aggiornaci sulla situazione? Non vorremmo ritrovarci con brutte sorprese. Grazie".

Roberto

Thohir sta facendo le scelte necessarie per ripianare il debito dell'Inter senza dimenticare di rinforzare la squadra. Con Hernanes è andata proprio così, si è sobbarcato un investimento non previsto perché ce n'era bisogno, poi è normale che allungare i tempi conceda più margini di manovra. Non c'è nulla di cui preoccuparsi, non è strano che la strategia finanziaria possa cambiare in corsa rispetto alle premesse e in base al sorgere di nuove necessità. I 170 milioni per completare l'acquisizione non avevano una scadenza a gennaio, erano previsti in questo inizio di anno e arriveranno come d'accordo. Alla fine, infatti, nella maxi-trattativa per l'acquisizione del club sono arrivate tutte le garanzie necessarie per la sua conclusione. Consiglierei di non farci prendere dal panico se qualcuno sostiene tesi non confermate che vanno contro la nuova politica dell'Inter.

 

"Tutti (o quasi), me compreso sinceramente, pensavano che questa Inter sarebbe andata a fare la comparsa a Firenze restando prigioniera ed inerme del loro palleggio e del gioco spumeggiante che offrono. E invece la beneamata ha sorpreso tutti. Ho rivisto un'INTER sabato sera al Franchi. 
Un'INTER spavalda, senza timori. Entrata in campo con la voglia di vincere, di dominare l'avversario. Dal primo minuto rende innocuo il loro palleggio e quando riparte si rende sempre pericolosa, una macchina perfetta! Ho rivisto un'INTER con carattere...Quel carattere che mi ha fatto ricordare la partita del 21/04/2010. La ricordate? Si, quell'INTER-BARCELLONA 3-1; sembrerò esagerato per molti,lo so, ma sabato ho rivisto la stessa voglia di vincere, lo stesso sacrificio, lo stesso spirito guerrigliero di quella fantastica serata!
Ciò suscita in me, non rimpianti dei punti persi, ma tanta speranza per le gare che restano da giocare perché bisogna sempre guardare avanti. La speranza che il nostro campionato sia iniziato dall'1-0 contro il Sassuolo. La cosa più importante, dopo la straordinaria prestazione contro la viola, ora è confermarsi. Ritornare a vedere lo spirito di quella Inter sarebbe fantastico vero? Ma è ancora presto per dirlo... perché se due indizi sono una coincidenza, tre indizi però fanno una prova... FORZA INTER! (un saluto a tutti e un ringraziamento alla Redazione)".

Alessandro

Bello sapere che l'entusiasmo è tornato nell'ambiente nerazzurro. Inter-Barcellona resta una partita storica, la vittoria di Firenze è un segnale fondamentale per cambiare finalmente rotta dopo tante delusioni.

Sezione: La Rubrica / Data: Mar 18 febbraio 2014 alle 00:30
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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