Presto per parlare di trattative, ma il mercato in casa Inter è aperto 365 giorni all'anno. In periodi apparentemente morti come questo spesso si fanno gli affari migliori, o si pongono le basi per portarli a termine. In casa nerazzurra lo stallo può essere spiegato anche dal passaggio di mano della maggioranza da Moratti a Thohir, in fase conclusiva, e si aspetta la svolta epocale per programmare budget e nuovi piani di mercato. Thohir probabilmente lascerà in mano anche la prossima sessione di mercato al duo Branca-Ausilio, anche per valutare il modo di lavorare della coppia che ha fatto discutere nelle ultime sessioni, ma che quest'anno sta vedendo fruttare colpi che negli anni scorsi non avevano reso (Alvarez e Jonathan su tutti).

Opera di scouting quindi al momento, si visionano i profili interessanti e si lavora per completare la rosa. Si preparano i colpi che sono rimasti in canna nella sessione estiva per questioni meramente finanziarie.

In difesa Rolando ha colmato numericamente l'assenza prolungata di Chivu per l'ennesima operazione al piede. Il rumeno non dà garanzie, ma a meno di colpi di scena il reparto dovrebbe rimanere lo stesso. Samuel non sta giocando, ma si tratta solo di una questione di forma fisica. L'argentino, come Kovacic, risente di un infortunio estivo che ne ha condizionato pesantemente la preparazione e, col suo fisico, ci sta mettendo più tempo a entrare in forma (siamo intorno al 60% al momento).

A centrocampo è possibile che si torni a pensare a un investimento sugli esterni. Pereira non sta convincendo del tutto e Nagatomo a destra mostra di non rendere come sull'out mancino. Jonathan è stato autore di un ottimo avvio, ma non si può rischiare di andare in crisi ogni volta che lui e il giapponese avranno il raffreddore. Wallace non ha fatto male, ma è ancora giovane e deve inserirsi nei movimenti che vuole Mazzarri. Nel mercato estivo sono stati seguiti Isla prima e Marquinho poi. Probabile che entrambi tornino di moda a gennaio, ma non si escludono piste estere, come Ansaldi dello Zenit. Per giugno, invece, uno dei nomi più caldi sull'esterno è Vrsalijko, per il quale c'è una sorta di diritto di prelazione con il Genoa in caso di impatto positivo con il calcio italiano.

In mezzo Cambiasso davanti alla difesa non può essere l'unico nel ruolo. Taider è adattabile, ma Mazzarri contava su Mudingayi per dare il cambio al Cuchu. Il belga sta però trovando difficoltà a rientrare dall'infortunio al tendine d'Achille ed ha avuto altri problemini in estate che lo hanno costretto ai box finora (solo una presenza con la Primavera e la prima convocazione proprio contro la Roma). Si valuta quindi un acquisto in mezzo: il sogno si chiama Nainggolan, fresco di rinnovo con il Cagliari, ma anche con Thohir l'arrivo del belga dovrebbe essere subordinato a una cessione eccellente (Guarin?). Si osserva con attenzione Obiang della Sampdoria, ma in ottica futura. Fernando sarebbe un'occasione di mercato, a gennaio sarà libero di firmare con un nuovo club, andando in scadenza a giugno, ma in caso di necessità non è escluso che Branca possa bussare alla porta di Pinto da Costa per portarlo a Milano con sei mesi d'anticipo. Alcune voci sostengono che il direttore sportivo Ausilio fosse a visionare il Polvo nella gara di Champions del Porto contro l'Atletico Madrid. Resta infine l'incognita Kuzmanovic: tante voci in estate e, nel caso continuasse a restare fuori dai radar di Mazzarri, non è detto che dalla Premier e dalla Bundesliga non si riaccendano vecchi interessamenti. 

Davanti il giocatore che sta trovando meno spazio è Belfodil. L'ex Parma da prima punta è chiuso dal buon avvio di Icardi e dal rientro del Principe Milito. L'algerino potrebbe agire anche alle spalle del centravanti, ma Alvarez e Palacio gli sono davanti nelle gerarchie. Non è escluso un prestito per fargli accumulare minuti importanti (il Genoa ha chiesto informazioni, ma non è la sola). L'Inter ha fatto un investimento considerevole e crede nelle sue capacità, ma il giocatore ha bisogno di crescere e accumulare minuti ed esperienza. Passare un anno intero in panchina potrebbe essere controproducente prima per il giocatore, poi per l'investimento in sé. Pertanto, improbabile che il reparto d'attacco possa registrare nuovi innesti a gennaio, piuttosto una cessione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 07 ottobre 2013 alle 17:35
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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