Martedì prossimo è in programma il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern, ma prima è tempo di pensare al campionato dove, contro l'undici di Iachini, l'Inter dovrà cercare di portarsi ad un momentaneo -2 da un Milan che proprio ieri sera è invece stato eliminato dalla Coppa: "Il Brescia può giocare in tanti modi e dare scarsissimi punti di riferimento: giocano con una difesa a tre che puo cambiare a cinque - analizza il tecnico Leonardo nella conferenza stampa della vigilia del match contro le Rondinelle -. È una squadra che ha tante risorse e non sono frutto di casualità i risultati che hanno conquistato soprattutto fuori casa contro ad esempio Udinese e Roma, ma anche nella partite casalinghe dimostrano costanza. Tutto questo fa pensare a una partita molto difficile per noi, un'altra, che va ad aggiungersi a tutte le altre perché le partite per l'Inter sono partite difficili".

Dall'elenco dei 20 convocati per la sfida di domani mancano Cristian Chivu, Esteban Cambiasso e Thiago Motta. Così il mister dei nerazzurri sulla situazione del romeno: "Chivu ha un problema muscolare e un colpo al piede che ha trascinato per alcuni giorni, ma niente di grave". Poi spiega: "Noi, come il Brescia, abbiamo le nostre alternative, sia in termini di gioco ma anche di uomini. Avere assenze è abbastanza normale, si tratta di saper gestire i momenti di ogni singolo giocatore: è questa la preoccupazione maggiore rispetto a quella relativa alla partita di martedì".

Ci potrebbe essere il pericolo che la squadra scenda domani in campo con la testa già a Monaco di Baviera, ma Leonardo assicura: "Ogni partita è importante perché vincere cambia il risveglio e fa andare avanti con uno spirito che dà ottimismo. La gara con il Brescia ha alla base una motivazione altissima e questo è un segnale che dà già una risposta".

Si passa a parlare del momento positivo di Goran Pandev, il cui ingresso in campo domenica scorsa ha dato il via alla rimonta con goleada sul Genoa: "Sono molto felice. Ciò che conta per lui è essere tornato disponibile al massimo della forma e non era affatto facile - afferma Leo -. Goran ha avuto una grande reazione, basata innanzitutto sulla sua grande umiltà: si è messo in gioco, mi ha ascoltato, ha svolto ogni tipo di allenamento e la risposta si è vista, è stato fondamentale in due partite".

L'allenatore nerazzurro spiega così i secondi tempi delle partite che hanno visto, a dispetto dei primi 45 minuti, un'Inter spietata: "Oggi poche squadre riescono a giocare per tutti i 90 minuti con la stessa intensità e con la stessa forza per attaccare, forse solo il Barcellona ci riesce. L'importante è che questi cali all'interno della partita non siamo determinanti. L'approccio alla gara è sempre molto importante, come allo stesso tempo lo è avere una reazione se le cose non si mettono benissimo".

Una domanda su Calciopoli, argomento riguardo cui Leonardo decide di non esporsi: "Mi farebbe molto piacere se non se ne parlasse così tanto. Inoltre, si tratta di cose che io personalmente non sono in grado di giudicare perchè non ho le coordinate giuste per farlo. Io sono sempre per il chiarimento di tutto, ma non saprei dire più di questo". Tre giorni prima del derby il presidente Moratti verrà ascoltato da Stefano Palazzi. "Ripeto, non posso giudicare - ribadisce il brasiliano -. Non voglio cercare un qualcos'altro che non c'è, voglio solo che usciamo da tutto questo. Certo quello che succede dà fastidio a tutti. Spero si arrivi alla fine e si ricominci con l'idea di un calcio come competizione sana e fatta di passioni".

A differenza di Roma e Milan, buttate fuori dalla Champions rispettivamente da Shakhtar e Tottenham, l'Inter può ancora dire la sua sulle tre competizioni. Leonardo si mostra fiducioso: "Ci sentiamo in grado di riuscire ad andare avanti in Champions League, così come nel campionato e non credo si tratti di una responsabilità esagerata, perché sapere di essere ancora in corsa per tutto dà una grande motivazione. Tutte le squadre partono con l'obiettivo di vincere tutte e tre le competizioni, detto questo dobbiamo pensare partita dopo partita cercando di fare del nostro meglio".

Chiusura riguardo la convocazione del giovane centravanti nerazzurro Simone Dell'Agnello: "Credo che la Primavera vada premiata a prescindere dal singolo che, essendo un ottimo giocatore, è automatico chiamare in prima squadra se necessario". Infine un commento da parte del mister dell'Inter su Lionel Messi e la sua straordinaria media-gol: "E' incredibile, non so se supererà Diego Maradona, ma fa già parte di quel gruppo di fenomeni".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 10 marzo 2011 alle 13:47 / Fonte: Inter.it
Autore: Daniele Alfieri
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