Altra intervista per Joao Mario, che oltre alle parole rilasciate a Marca ha parlato anche per il sito ufficiale della Lokomotiv Mosca, suo attuale club, che lo ha prelevato in prestito dall'Inter durante l'estate. Inter che nel 2016 aveva speso la somma di 40 milioni di euro per strapparlo allo Sporting Lisbona: ma i giocatori danno peso a quelle che sono le loro valutazioni? "Non posso parlare a nome di per tutti, ma mi sembra che questa sia la storia di due club. Non riesco a determinare il mio prezzo, non lo assegno. Certo, volevo che lo Sporting ci lavorasse: il club ha investito molto in me, mi ha fatto crescere e mi ha educato. Devi compensare tutto! Pertanto, sono contento solo della valutazione. Ma per me, come giocatore, l'importo del trasferimento non è importante".

 Ma quando Joao Mario ha capito che l'Inter non era forse la soluzione ideale per lui? "Sfortunatamente, sono arrivato al club quando non c'era stabilità; mentre giocavo per l'Inter, quattro allenatori sono cambiati. È difficile dire obiettivamente quando ho deciso di andarmene. C'erano determinate circostanze. Ad un certo punto, si stava solo preparando tutto. Ma rispetto l'Inter, la società, l'intera squadra". Sulla Serie A aggiunge: "In Italia, molta attenzione è rivolta alla tattica. Il giocatore non ha libertà, tutto dipende dal concetto di gioco e dalla rigorosa attuazione dei dettami legati alle tattiche. C'è anche una maggiore preferenza nei confronti del fisico e della lotta, piuttosto che dell'azione tecnica. L'Inter si aspettava da me più aggressività che tecnica". Infine, il campione d'Europa col Portogallo spiega perché non avrebbe voluto affrontare l'Inter in Champions. "Ho ancora contatti con il club, non è passato molto tempo dalla mia partenza. Inoltre eravamo in quarta fascia e la squadra più difficile era l'Inter. Pertanto, ho detto ai giornalisti che speravo di non capitarla perché è troppo forte. E' uscito il Bayer Leverkusen, ed è stato un buon sorteggio". In conclusione, una battuta sulla singolare presentazione all'interno di una locomotiva: "Ero molto lusingato. Una presentazione interessante e insolita, grazie al team che ha lavorato a questo progetto e ha studiato il tutto. Non mi aspettavo un simile ricevimento, è stato fantastico. Sono stato accolto calorosamente non solo dai fan alla presentazione, ma anche dal team, dallo staff tecnico e dallo staff del club. Mi sono sentito a casa".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 30 settembre 2019 alle 16:50
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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