L’Inter torna dal Belgio con 3 punti importantissimi nella lotta per accedere direttamente agli ottavi di finale di Champions League. I nerazzurri dilagano contro l’Union Saint-Gilloise giocando con personalità e verticalità, ma soffrendo più del dovuto nei primi venti minuti di gara.

L’Union SG parte fortissimo. Pressing alto e aggressione uomo su uomo a tutto campo. I belgi vanno a mille all’ora e danno subito il cento per cento. David davanti fa un gran lavoro di sponda ed è pericoloso anche palla al piede. Libera spazi, liberandosi spesso di De Vrij che lo marca in maniera troppo leggera. L’Union SG con pochi passaggi riesce ad arrivare in area di rigore dell’Inter e riempirla con tanti uomini, chiudendo i ragazzi di Chivu negli ultimi 20 metri a disposizione. La partenza dei padroni di casa però va ad esaurire il suo impeto con il passare dei minuti e l’Inter viene fuori col palleggio e le giuste distanze ritrovate. Calhanoglu prende in mano il ritmo e comincia a fare quello che nei primi 20 minuti aveva faticato a fare: giocare a due tocchi con palloni in verticale. Dumfries prende coraggio e comincia a dominare la fascia costringendo Rasmussen e Leysen a perdere metri di campo per rincorrerlo, schiacciandosi su una linea di difesa a 6 molto piatta e poco dinamica. Lautaro prende in mano l’attacco con gioco di sponda, dai e vai e attacco della profonditá alle spalle di Pio Esposito. 

Il Capitano sfrutta la fisicità del 94 per “nascondersi” dietro di lui e riapparire al momento giusto alle spalle del difensore. Mac Allister non riesce a contenerlo e va in difficoltà, dedicandosi ormai solo alla fase difensiva e non più a quella di impostazione dal basso. Il risultato è che l’Union SG smette di giocare e si abbassa, non riuscendo più a pressare a tutto campo uomo su uomo e l’Inter viene fuori con tutta la sua qualità prendendo in mano il gioco e la partita. I belgi provano ancora a creare qualcosa soprattutto coi tempi di Zorgane in mezzo al campo, ma l’inerzia è tutta a favore dell’Inter. Le mezze ali Zielinski e Frattesi salgono in cattedra con gestione del pallone e occupazione perfetta degli spazi, Bastoni dipinge col mancino in verticale per i tagli di Lautaro e Frattesi, Carlos si sgancia e aumenta il raggio d’azione venendo anche dentro al campo per creare scompiglio, Dumfries a tutta fascia a volte si posiziona come terzo attaccante per stressare ancora di più la linea avversaria. Il giro palla è fluido e subito verticale a cercare l’attaccante che viene in contro o il quinto che corre in profondità. L’area di rigore dei belgi si trasforma in un presidio nerazzurro, stabilmente presenti con 4 o 5 uomini ad ogni azione d’attacco. Così la partita si incanala sui giusti binari e in mezz’ora è chiusa. Negli ultimi venti minuti l’Inter fa gestione palla con calma e qualità, l’Union aspetta solo il fischio finale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 13:24
Autore: Riccardo Despali / Twitter: @RiccardoDespali
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