Difesa, esame superato: il Man. Utd non passa. Mazzarri getta le basi in attesa della qualità a metà campo e davanti

E adesso aspettiamo la Roma. Perché, come dicono quelli esperti, tre indizi fanno una prova. Quindi, dopo Real e United, se la difesa nerazzurra dovesse reggere all'urto pure dei giallorossi, allora davvero vorrebbe dire che il lavoro duro fatto alle fondamenta sta cominciando a dare i frutti sperati. Sia a livello tattico che di consapevolezza.

SUPER VIDIC - Dopo lo stop imposto al Real Madrid (imbottito di ragazzini, giusto sottolinearlo), l'Inter blocca sullo 0-0 anche la squadra di Van Gaal, in campo con tutti i titolari a parte Van Persie. Red Devils avanti pure nella condizione fisica e, non a caso, per lunghissimi tratti dominanti a livello di possesso palla. Però la linea a tre dominata da Vidic e sorretta da Juan Jesus (positivo) e Ranocchia (rivedibile) non s'è fatta fregare mai.

DIFFICOLTÀ IN MEZZO - In fondo, era proprio la difesa l'unico reparto al completo per Walter Mazzarri, che per il resto ha dovuto barcamenarsi tra riserve, quasi partenti ed esperimenti. Molto bene D'Ambrosio, così come Dodò (finché il fiato ha tenuto). Ancora sottotono Kuzmanovic e Jonathan, che ha l'attenuante del ruolo inedito. Meno brillanti anche Botta, Icardi e Krhin, anche se resta encomiabile il lavoro di tutti.

M'VILA C'È - Detto della difesa, i nerazzurri in mezzo hanno patito il maggior tasso tecnico degli avversari: senza Guarin (in campo giusto per mettere i brividi a De Gea e segnare uno dei rigori), Hernanes, Kovacic e Alvarez, ulteriori buone nuove sono giunte da M'Vila, apparso meno appesantito e parecchio presente, sia in fase di costruzione che di contenimento. Nulla di trascendentale, normale amministrazione, ma si vede che il francese potrà offrire un contributo importante. In attesa di Medel, uno che servirà come il pane.

ASPETTANDO OSVALDO - Stesso discorso per l'attacco. Icardi in campo 90 minuti, ben oltre la soglia della fatica. L'arrivo di un'altra punta (Osvaldo è a un passo) e di un altro elemento offensivo, oltre al reintegro di Palacio, non potrà fare altro che giovare anche a Maurito, vista (si spera) la partecipazione anche all'Europa League.