"Sì, Eriksen è in uscita. L'ha detto Ausilio e lo ribadisco io. Ma non è una punizione. Ha avuto difficoltà di inserimento, non è funzionale, e questo è un dato di fatto oggettivo che però non penalizza la sua professionalità. Ovviamente servirà trovare una giusta soluzione". Parole che più chiare non potrebbero essere quelle di Beppe Marotta, intervistato da Sky prima di Hellas Verona-Inter. L'Ad Sport nerazzurro raramente si espone così in una situazione di mercato, ma stavolta non c'è bisogno di girarci intorno: il danese lascerà l'Inter a gennaio e, come detto dal manager, bisognerà trovare una giusta soluzione. E questa soluzione porta sempre di più a Parigi, soprattutto dopo gli ultimi risvolti in seno al club. L'esonero di Thomas Tuchel apre le porte, a quanto pare, a Mauricio Pochettino. E il manager argentino ha lavorato benissimo al Tottenham con Eriksen, del quale conosce pregi e difetti e vorrebbe riavere alle proprie dipendenze. Desiderio che troverebbe, in Leonardo, una porta spalancata perché il direttore sportivo del Paris già da tempo è sulle tracce del danese. Nell'ultima sessione di mercato infatti aveva anche presentato un'offerta scritta per convincere l'Inter a cederlo: Idrissa Gueye più una parte non particolarmente cospicua di cash (RILEGGI QUI). Proposta rispedita al mittente, perché lo scorso settembre sia la dirigenza nerazzurra sia Antonio Conte speravano di poter far sbocciare il talento di Eriksen anche nel contesto tattico vigente. Auspicio che non si è realizzato e oggi più che mai l'ipotesi di vedere il numero 24 dell'Inter con la maglia parigina già a gennaio è più che concreta, soprattutto quando sarà ufficiale l'arrivo del suo principale estimatore, Pochettino.

Tutto liscio come l'olio? Non proprio. Il danese gradirebbe la soluzione Paris, a maggior ragione con l'arrivo del nuovo tecnico. Ma la quadra con l'Inter per il trasferimento non c'è ancora, perché Gueye non stuzzica e l'ipotesi Leandro Paredes come contropartita non decolla, preferendo Conte un profilo diverso dall'argentino ex Roma. Altre contropartite, ad oggi, non sono in lista perciò, posto che difficilmente Leonardo pagherebbe 25 milioni in tempi di ristrettezze, prende corpo l'idea di un prestito in stile Mauro Icardi. Meglio se oneroso, di questi tempi. Gli ottimi rapporti tra i due club, rafforzatisi proprio con la trattativa per l'attaccante di Rosario, potrebbero indurre Marotta ad accettare un prestito momentaneo di Eriksen, con la promessa di un riscatto a cifre legittime già a giugno. In questo modo i nerazzurri risparmierebbero una cospicua parte dello stipendio del giocatore e avrebbero la semi garanzia di una cessione a titolo definitivo tra qualche mese, per poter rinforzare al meglio la rosa nel corso della prossima sessione di mercato. Come accaduto con la cessione di Icardi, dal cui ricavato l'Inter ha trovato la forza economica per acquistare dal Real Madrid il cartellino di Achraf Hakimi.

Ragionamenti in corso, in attesa che Pochettino diventi il nuovo allenatore del Paris e che la mossa successiva sia una nuova offerta per Eriksen, come cadeau di benvenuto al tecnico argentino. Il futuro del danese parla sempre di più francese.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 24 dicembre 2020 alle 22:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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