Dopo cinque anni di successi nei Giovanissimi delal Roma, Andrea Stramaccioni ha salutato ieri con un nodo in gola l'ambiente giallorosso. Alla Gazzetta dello Sport, il nuovo tecnico della Primavera nerazzurra ha parlato del suo addio alla capitale e dell'avvento a Milano. "Dopo quasi 200 panchine ufficiali lascio la Roma. Un distacco difficilissimo, rinviato per quasi tre anni. Rispetto le scelte della nuova proprietà, ma nella loro programmazione del settore giovanile non c'è un progetto di crescita e prospettiva per me. Fino all'ultimo giorno ho aspettato e sperato in una chiamata o in un contatto con la nuova dirigenza e di poter così continuare a crescere nella mia città e nella società di cui sono tifoso. Ma così purtroppo non è stato. Ci tengo a precisare che lo dico con amarezza, ma senza nessuna polemica. L'Inter è stata la società che ha dimostrato in questi anni l'interesse più forte nei miei confronti, superando l'offerta della Juventus, offrendomi la Primavera. A Trigoria lascio il cuore e una seconda famiglia, non mi vergogno nel raccontare che ho pianto mentre ho abbracciato tutti uscendo dall'impianto. Bruno Conti, per me fra gioie vissute insieme e rimproveri ricevuti, è stato un vero e proprio padre calcistico...". 

Sezione: Giovanili / Data: Ven 01 luglio 2011 alle 19:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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