Sembrava la classica partita stregata, dove l'Inter, incassato un gol che più a freddo non si può, reagisce bene, controlla il gioco ma non riesce a trovare il centesimo per fare l'euro fino al minuto 94, quando Filippo Cerpelletti sbuca dal nulla in area giallorossa e buca la porta di Radoslaw Zelezny regalando ai nerazzurri un pari improvviso ma meritato che permette loro di proseguire nella loro striscia positiva. Questi sono i nomi che si sono messi in evidenza nel bene e nel male nella giornata del Tre Fontane. 

RISING STAR

AYMEN ZOUIN - Semplicemente, non riceve la giusta ricompensa. Anzi, se vogliamo la giornata assume anche un retrogusto beffardo perché il cross che manda in porta Cerpelletti lo firma dalla sua corsia Lamine Ballo che entra quando lui lascia il campo. Ma le scorribande dell'esterno nerazzurro fanno davvero malissimo alla Roma, al punto tale che il tecnico Guidi deve fare un accorgimento tattico per provare a frenarne la verve con Marchetti che però riesce solo parzialmente nell'opera. Tanta abbondanza di volontà che però non viene sfruttata al meglio dai compagni.

UP

TOMMASO DELLA MORA - Ottimo partner in crime di Zouin: ne accompagna le sortite offensive, accentrandosi e aprendo spazi. Tra i due nasce anche l'azione potenzialmente più pericolosa prima del gol. In difesa non è molto impegnato e allora dà il suo contributo nel forcing della squadra di Carbone.

FILIPPO CERPELLETTI - Tanto lavoro oscuro senza picchi di appariscenza, poi a pochi secondi dalla fine la folgore che lascia di sasso i giallorossi e permette all'Inter di uscire dal Tre Fontane con un bel punto. Secondo gol consecutivo per lui.

DOWN

MATTIA MARELLO - Sul gol subito a freddo è sorpreso tanto quanto Peletti dalla fluidità della manovra giallorossa. Ma in una gara dove si fa fatica a trovare i corridoi giusti per colpire, un piede come il suo quando capitano occasioni da calcio piazzato farebbe più che comodo: eppure, dimentica il mirino a casa con risultati decisamente da dimenticare.

MANUEL PINOTTI - Zouin spaventa più di una volta, Mosconi dal canto suo si batte quando può. Del tridente iniziale, chi manca è lui: poco coinvolto, poco attento, una sola buona palla sfruttata male. 

Sezione: Focus / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 15:43
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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