Intervistato da Non è la Radio, nel corso della trasmissione ‘Con core acceso’, il conduttore Paolo Bonolis, grande tifoso dell’Inter e romano, ha presentato la sfida tra i nerazzurri e la Roma, in programma domani: "A dire la verità mi aspetto una bella partita. L’Inter è incappata in questo passo falso di Genova, in una partita simile a quella del Napoli con lo Spezia. Tante occasioni tutte finite fuori per un pelo, mentre la squadra avversaria ha tirato fuori 4 occasioni, un rigore e un gol. L’Inter ora gioca particolarmente bene, mancava anche Lukaku, la Roma pure gioca splendidamente bene, con una punta estremamente mobile come Borja Mayoral o con un’altra punta tecnica come Dzeko. Non sapere da dove arrivi il nemico, incrociandosi come fanno Pedro e Mkhitaryan o chi per loro, rende problematica la lettura da parte della difesa avversaria. Mi aspetto dunque una bella partita, poi sarà quel che sarà".

Cosa pensa Bonolis di Antonio Conte? L’Inter è obbligata a vincere il campionato?
"Beh, obbligata, una squadra come l’Inter, non lo è ma è doveroso che lo sia. Nel senso che società importanti come Milan, Juve, Inter, Roma, Napoli, sono squadre che hanno il dovere di lottare per questo. Poi, giacché sono in tante, non è detto che ci riescano tutti assieme, ci riesce una. Quindi è un dovere loro. Immagino che squadre costruite con economie importanti, rose importanti, non posso scendere in campo e non pensare di vincere ogni singola partita che giocano. Se dovesse questo accadere hai vinto automaticamente il campionato, Chiaramente è un dovere di queste società pensare allo Scudetto. Poi chiaro, con tutte le apotropie del caso come “quella parola non la pronunciamo” come lo stesso di fa per la finale di Champions che non va guardata la Coppa, sono ca****e che noi umani facciamo perché il destino è iperscrutabile e quindi tentiamo di ingraziarcelo in qualche maniera facendo questi tipi di ritualità, poi è chiaro che queste società hanno il diritto/dovere di lottare per lo Scudetto. Detto questo, cosa penso di Conte? Penso che abbia una spiccata attitudine al comando e alla quadratura della squadra, con delle fisse che sono difficili da togliere perché insite nell’animo della persona. Io per esempio non ho ancora capito perché abbiamo preso un centrocampista come Vidal, che tra l’altro faceva scopa con Nainggolan, che son giocatori hanno fatto leva nella loro carriera su una fisicità, di corsa, di potenza che ad una certa età non c’è più e, tolta quella prerogativa, sono due giocatori normalissimi, che ragionano come se avessero ancora quelle prerogative fisiche quindi vanno fuori tempo sbagliando quello che devono fare perché non ce la fanno. E questo credo sia un errore di mercato non indifferente. Quindi credo che l’Inter abbia un paio di zavorre che se riuscisse a togliersi, non per mancanza di rispetto verso i campioni che sono, ma perché non possono più esercitare quelle loro potenzialità in quanto a quell’età non ce la fai. E che invecchio solo io?! Anche oneri economici da sostenere dalla società girandoli su qualcosa di più utile e fresco".

Hai un ricordo che ti lega a Roma-Inter?
"Certo! Fu la prima partita di campionato che vidi nella mia vita, dato che la prima partita che vidi in assoluto fu la finale degli Europei del ’78: andammo all’Olimpico, stavo in curva, ero bambino e non vedevo niente perché, come ben sai, sei piccolo e hai tutti giganti davanti, io era come se la sentissi via radio. Però abbiamo vinto gli Europei. La prima partita che vidi in campionato fu proprio un Roma-Inter giocata al San Paolo di Napoli, poichè era squalificato il campo dell’Olimpico, e andammo lì con papà e mio zio, con lui che era tifoso della Roma: la partita finì 3-3 se non sbaglio e pure là non ho visto nulla, però ero un po’ più grande quindi qualcosa l’ho vista”.

Chi toglierebbe Bonolis alla Roma?
"Sicuramente Mkhitaryan, anche se mi piacciono altri giocatori come Smalling, Veretout e Spinazzola".

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Sezione: Focus / Data: Sab 09 gennaio 2021 alle 21:55
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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