"Quando arrivai all'Inter fu per volontà di Lippi, che però fu esonerato poco dopo. Il cambio in panchina non aiuta mai e per un attaccante come me era fondamentale la continuità. C'erano 7 attaccanti in rosa e al primo errore finivi in panchina. Al Parma ho fatto meglio, ma anche lì ero arrivato parlando con Sacchi che poi andò via. Ho avuto un po' di difficoltà di ambientazione, ma ho l'Italia nel cuore". Parla così Hakan Sukur, ex attaccante dell'Inter e della Nazionale turca. "Vicino al Milan? Sì, è vero ero anche andato a San Siro a vedere due partite del Milan, poi è arrivata l'Inter che mi ha voluto e mi ha portato a Milano".

Era l'Inter di Moratti, una realtà che non c'è piú...
"Moratti è una persona splendida, lo porterò sempre nel cuore. So del cambio di proprietà dell'Inter, ma Thohir non lo conosco perciò non so come si potrà evolvere la situazione".

Oltre a te tanti turchi sono arrivati in Italia, ma per tutti ci sono state difficoltà. E' un problema culturale? 
"Credo che per tutti i giocatori turchi arrivati in Italia, da Okan a Emre, così come Umit Davala ci siano stati problemi di ambientamento. C'era bisogno di piú tempo e pazienza per adattarsi ad una nuova cultura".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Dom 12 ottobre 2014 alle 20:44 / Fonte: calciomercato.com
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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