"Per i vertici arbitrali il calcio di rigore assegnato al Napoli non è calcio di rigore". Stop. Fermi tutti. "Per il mondo intero il calcio di rigore assegnato al Napoli non è calcio di rigore". Solo per una persona al mondo quello è calcio di rigore. E guarda caso era uno dei due guardalinee di Napoli-Inter. Dobbiamo fermarci tutti e renderci conto che sabato pomeriggio allo stadio Maradona di Napoli abbiamo assistito alla storia. In negativo. Qui non si tratta di Inter, Napoli, Milan, Juve, Roma, Pro Vercelli o Pergolettese.

Un rigore assegnato in epoca Var dal guardalinee che in 7 secondi stravolge il regolamento mondiale, superando arbitro e Var e intervenendo dopo 7 secondi dall’episodio mentre l’azione era ribaltata con tanto di contropiede. Tra l'altro lo stesso guardalinee che non vede un tocco netto con il braccio di Buongiorno nel secondo tempo in area di rigore. Bindoni praticamente vede una cosa inesistente e non vede una cosa evidente nella stessa partita.

Resta da capire come un guardalinee del genere possa possa fornire una prestazione così sbagliata in un big match come Napoli-Inter. Come possa essere solo designato per una sfida scudetto che mette in palio tre punti importanti. Ma soprattutto come possa incidere un guardalinee così tanto in una partita così.

Tanto da far intervenire nel post partita anche il silenzioso Marotta dopo anni. Era ora. L’Inter nel secondo tempo è stata azzannata da una squadra che nel primo tempo ha letteralmente costruito il nulla e che si è ritrovata in vantaggio per un regalo clamoroso. Nel secondo tempo lo spartito cambia. L'’Inter deve per forza di cose concedere spazi e il Napoli ne approfitta con le sue armi migliori: contropiede e inserimenti dei centrocampisti.

Ci sono anche errori nostri, ma perché l’Inter deve concedersi così al Napoli? Perché se nel primo tempo l'Inter non subisce niente e sfiora 3-4 volte il gol? Ti innervosisci, perdi la bussola, non resti concentrato, prendi il secondo e ti chiedi come tutto questo sia possibile. Su questo c'è del lavoro da fare, ma bisogna anche alzare la voce.

Conte fa il fenomeno. A parole. Lui stesso che aveva chiesto ai dirigenti dell’Inter di scendere in campo e proteggerlo dalla stampa nella sua breve (e menomale) avventura nerazzurra. Lui stesso che un anno fa ha parlato di retropensieri dopo un rigore assegnato in favore dell'Inter proprio contro il Napoli. Da quel giorno tutti sappiamo cosa è accaduto in Serie A, fino all'episodio clamoroso in Inter-Roma che più di tutti ha deciso la lotta scudetto.

E tutti sappiamo il clima che si è instaurato in Italia. Tanto da permettere a due arbitri di non arbitrare più il Napoli per evitare "tensioni" ai familiari mentre fanno la spesa al supermercato. E allora ci lasciamo con un avviso ai parenti dell’arbitro Mariani e del guardalinee Bindoni. Potete andare al centro commerciale, al mercato, al fruttivendolo. Potete andare a fare la spesa tranquillamente.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
vedi letture
Print