"La maniera con cui ho lasciato l'Inter, come l'ho comunicato ai tifosi... mi dà fastidio. Non è il momento giusto adesso, ma anche il momento in cui sono andato via non era giusto. Ho sempre detto che ho l'Inter nel cuore, mi sono innamorato del club e dell'Italia, e spero veramente di tornare a giocare lì".
A volte ritornano e qualche volta accade prima del previsto. Nessun ritorno, quantomeno al momento, ma il forte desiderio di esso sì, eccome! Evidente in ogni frase pronunciata. Parliamo come si può intuire di Romelu Lukaku, sebbene sottolinearlo sia quasi superfluo a giudicare dal terremoto che le dichiarazioni del belga hanno causato. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno scagliato sul cielo di Londra con tanto di sorriso sulle labbra che ha mandato in tilt tifosi blues e neroblu. What a mess? Si chiedono i primi. Perché? Si chiedono i secondi. Perché, Romelu? Fiumi di parole che non lasciano indifferenti nessuno un po' come un 'ti amo' pronunciato da un'ex che nel frattempo si è sposata un altro. E allora ribadiamo: perché?
Il gigante buono che in quei primi di agosto dell'anno ormai passato ha spezzato il cuore a milioni di interisti ha mantenuto la promessa. Ci ha messo un po' più del previsto, ma ha finalmente vuotato il vaso di Pandora dei sentimenti, parlando a cuore aperto ai tifosi nerazzurri, dando loro quelle spiegazioni che aspettavano dal 9 agosto. Tra le tante cose dette, il belga si lascia scappare un "non è il momento giusto adesso" e vero è. Parlarne adesso non è il momento giusto, e non lo era allora come non giusto non era cogliere l'occasione di rivalsa nei confronti della Premier senza grandi ripensamenti del momento. King of Milan is back, scriveva al suo ritorno dalle vacanze estive e poco più di quarantotto ore prima lo sgancio della grande bomba che poi lo vide partire alla volta della capitale inglese. Capitale inglese dove i Re sono però tanti, forse troppi, togliendo a Big Rom quella corona che a Milano gli era stata scolpita addosso.
La Premier, il Chelsea, club nel cuore da bambino, la possibilità di giocare la Champions ad alti livelli, il prestigio, la voglia di riscatto e tutte le motivazioni del caso, finite in terra una dietro l'altra come birilli col passare dei mesi. Una quadra tattica che non lo soddisfa a pieno, un modo di giocare che non ne esalta le qualità e un feeling con Tuchel mai decollato e oggi definitivamente compromesso dopo la confessione senza veli del belga. "Le sue parole non mi sono piaciute. Crea problemi di cui non abbiamo bisogno ma non voglio farla sembrare più grande di quanto sia. Le sue dichiarazioni al momento non sono utili alla squadra" ha sbottato il manager tedesco prima della sfida con il Liverpool sorpreso - stando alle sue parole - delle affermazioni del belga: "Non mi sembra di vederlo in difficoltà durante la settimana o infelice".
Non sembra ma evidentemente è. E ancora una volta Tuchel si ritrova un ex 9 interista come problema da stanare. Destini incrociati quelli tra l'allenatore dei Blues e l'Inter, che prima 'regala' al tecnico 48enne Mauro Icardi, mai prima scelta nelle gerarchie, ma più volte tornato utile alla causa dell'allora allenatore del PSG; poi Romelu Lukaku, apparentemente mai infelice e in difficoltà ma dichiaratamente tale. Può mica essere un problema Lukaku? A quanto pare sì, mormorano i tifosi del Chelsea, parecchio infastiditi dalle dichiarazioni di Big Rom e di concerto con l'allenatore che avrà una grana da risolvere dal peso di 115 milioni di euro. Ma la risposta non è difficile da trovare e se oggi Lukaku non può fare a meno di Tuchel, vuoi o non vuoi capo al quale sottostare, al contrario Tuchel può fare e come a meno di Lukaku, con buona pace di Marina Granovskaia. Facile pensare che la patata bollente sia più un problema dell'agente del belga che ancora una volta si ritrova a dover salvare il più prezioso dei suoi assistiti da una situazione che tutto sembra fuorché soddisfare le aspettative di gloria che tanto hanno allettato entrambi lo scorso agosto.
"Non era una questione economica" ci ha tenuto a ribadire ancora una volta l'ex interista che di quella Milano di cui non si è ancora separato del tutto sente una mancanza che da queste parti è ricambiata solo nell'affetto. La macchina Inter, profondamente scossa e non poco dalla sua partenza e ri-assemblata bullone per bullone da Inzaghi dopo l'addio dell'uomo sul quale il piacentino aveva puntato, sembra non aver più bisogno di quel motore che fino al maggio scorso sembrava insostituibile e al contrario ha mostrato e mostra uno sprint e una fluidità di corsa probabilmente alleggerita proprio dalla mancanza del belga. Se con Conte si parlava di un'Inter inevitabilmente Lukakucentrica, in quella di Inzaghi individuare il pilastro portante senza il quale tutto sembra sgretolarsi è piuttosto difficile se non impossibile. Impossibile come un pronto e facile ritorno del belga, oggi non più una priorità, a quanto pare di diversi, Inter e Inzaghi in primis.
A volte ritornano e qualche volta accade prima del previsto. Nessun ritorno, quantomeno al momento, ma il forte desiderio di esso sì, eccome! Evidente in ogni frase pronunciata. Parliamo come si può intuire di Romelu Lukaku, sebbene sottolinearlo sia quasi superfluo a giudicare dal terremoto che le dichiarazioni del belga hanno causato. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno scagliato sul cielo di Londra con tanto di sorriso sulle labbra che ha mandato in tilt tifosi blues e neroblu. What a mess? Si chiedono i primi. Perché? Si chiedono i secondi. Perché, Romelu? Fiumi di parole che non lasciano indifferenti nessuno un po' come un 'ti amo' pronunciato da un'ex che nel frattempo si è sposata un altro. E allora ribadiamo: perché?
Il gigante buono che in quei primi di agosto dell'anno ormai passato ha spezzato il cuore a milioni di interisti ha mantenuto la promessa. Ci ha messo un po' più del previsto, ma ha finalmente vuotato il vaso di Pandora dei sentimenti, parlando a cuore aperto ai tifosi nerazzurri, dando loro quelle spiegazioni che aspettavano dal 9 agosto. Tra le tante cose dette, il belga si lascia scappare un "non è il momento giusto adesso" e vero è. Parlarne adesso non è il momento giusto, e non lo era allora come non giusto non era cogliere l'occasione di rivalsa nei confronti della Premier senza grandi ripensamenti del momento. King of Milan is back, scriveva al suo ritorno dalle vacanze estive e poco più di quarantotto ore prima lo sgancio della grande bomba che poi lo vide partire alla volta della capitale inglese. Capitale inglese dove i Re sono però tanti, forse troppi, togliendo a Big Rom quella corona che a Milano gli era stata scolpita addosso.
La Premier, il Chelsea, club nel cuore da bambino, la possibilità di giocare la Champions ad alti livelli, il prestigio, la voglia di riscatto e tutte le motivazioni del caso, finite in terra una dietro l'altra come birilli col passare dei mesi. Una quadra tattica che non lo soddisfa a pieno, un modo di giocare che non ne esalta le qualità e un feeling con Tuchel mai decollato e oggi definitivamente compromesso dopo la confessione senza veli del belga. "Le sue parole non mi sono piaciute. Crea problemi di cui non abbiamo bisogno ma non voglio farla sembrare più grande di quanto sia. Le sue dichiarazioni al momento non sono utili alla squadra" ha sbottato il manager tedesco prima della sfida con il Liverpool sorpreso - stando alle sue parole - delle affermazioni del belga: "Non mi sembra di vederlo in difficoltà durante la settimana o infelice".
Non sembra ma evidentemente è. E ancora una volta Tuchel si ritrova un ex 9 interista come problema da stanare. Destini incrociati quelli tra l'allenatore dei Blues e l'Inter, che prima 'regala' al tecnico 48enne Mauro Icardi, mai prima scelta nelle gerarchie, ma più volte tornato utile alla causa dell'allora allenatore del PSG; poi Romelu Lukaku, apparentemente mai infelice e in difficoltà ma dichiaratamente tale. Può mica essere un problema Lukaku? A quanto pare sì, mormorano i tifosi del Chelsea, parecchio infastiditi dalle dichiarazioni di Big Rom e di concerto con l'allenatore che avrà una grana da risolvere dal peso di 115 milioni di euro. Ma la risposta non è difficile da trovare e se oggi Lukaku non può fare a meno di Tuchel, vuoi o non vuoi capo al quale sottostare, al contrario Tuchel può fare e come a meno di Lukaku, con buona pace di Marina Granovskaia. Facile pensare che la patata bollente sia più un problema dell'agente del belga che ancora una volta si ritrova a dover salvare il più prezioso dei suoi assistiti da una situazione che tutto sembra fuorché soddisfare le aspettative di gloria che tanto hanno allettato entrambi lo scorso agosto.
"Non era una questione economica" ci ha tenuto a ribadire ancora una volta l'ex interista che di quella Milano di cui non si è ancora separato del tutto sente una mancanza che da queste parti è ricambiata solo nell'affetto. La macchina Inter, profondamente scossa e non poco dalla sua partenza e ri-assemblata bullone per bullone da Inzaghi dopo l'addio dell'uomo sul quale il piacentino aveva puntato, sembra non aver più bisogno di quel motore che fino al maggio scorso sembrava insostituibile e al contrario ha mostrato e mostra uno sprint e una fluidità di corsa probabilmente alleggerita proprio dalla mancanza del belga. Se con Conte si parlava di un'Inter inevitabilmente Lukakucentrica, in quella di Inzaghi individuare il pilastro portante senza il quale tutto sembra sgretolarsi è piuttosto difficile se non impossibile. Impossibile come un pronto e facile ritorno del belga, oggi non più una priorità, a quanto pare di diversi, Inter e Inzaghi in primis.
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
Martedì 16 dic
- 13:53 Supercoppa Italiana, i palloni dei gol oggetto di collezione: ecco come acquistarli
- 13:38 Ref Cam di Genoa-Inter, Doveri spiega l'ammonizione di Barella: "Hai fatto il cinema". Lautaro: "Se ne è andato di là per c... suoi"
- 13:25 TMW - Supercoppa, Napoli-Milan sold out. Numeri più bassi per Bologna-Inter
- 13:10 Cinque arresti per gli scontri di Marassi: sono ultras genoani, già noti alle Forze dell'Ordine
- 12:55 Sport annuncia: "Barça su Bastoni". Ma l'operazione è impossibile per due motivi. Dall'Inter un no a Valincic
- 12:41 Processo 'Doppia Curva', la GUP Mongiardo: "Da Beretta contributo significativo alle indagini"
- 12:28 TS - Supercoppa Italiana, Gattuso tra i presenti: assisterà alle semifinali. Particolare la situazione di un interista
- 12:14 CdS - Chivu 'alla Mourinho': dubbi spariti e caccia al nemico comune
- 12:00 TELENOVELA DUMFRIES, si va verso l'OPERAZIONE! E l'INTER va SUBITO sul MERCATO: un "COLPO" a GENNAIO
- 11:45 GdS - Fattore calendario: Atalanta, Bologna e Napoli per Chivu subito dopo Riad
- 11:30 GdS - L'Inter torna prima e cerca rivincite: Barella e Lautaro suonano la carica
- 11:16 Supercoppa, Chiffi dirige la semifinale Bologna-Inter: sarà la 19esima gara coi nerazzurri per lui
- 11:02 Capello: "Inter pimpante e a Genova ha saputo soffrire. Per lo scudetto sarà duello col Napoli"
- 10:48 Stramaccioni: "L'Inter convince di più, ma ora ha un calendario terribile. Chivu? Sta lavorando benissimo su..."
- 10:34 Sacchi: "Napoli con lo stile più europeo, paga infortuni e doppio impegno. L'Inter? Dietro traballa. E bisogna chiedersi perché negli scontri diretti..."
- 10:20 Il Giorno - Lautaro-Inter, matrimonio per sempre: il prossimo contratto è quello a vita
- 10:06 Corsera - Chivu ribalta l'Inter: la squadra con più cross vince a Genoa "bloccando" gli esterni
- 09:52 TS - Dumfries, infortunio e voglia di cambiare aria: l'Inter sul mercato, tre nomi sul taccuino
- 09:38 TS - Calhanoglu col Bologna? Forse per uno spezzone. A Riyad potrebbe esserci una visita speciale
- 09:24 TS - Lautaro va sempre in campo: la differenza nei numeri tra Inzaghi e Chivu
- 09:10 CdS - Dumfries sotto i ferri? Ai box non meno di 2 mesi. Ecco i nomi per sostituirlo
- 08:56 Qui Bologna - Skorupski e Vitik presenti a sorpresa. Out Freuler e Casale
- 08:42 Cannavaro: "Scudetto al Napoli, anzi no: per scaramanzia dico Inter. Chivu? Mica faceva il salumiere! E sulla Supercoppa..."
- 08:28 CdS - Calhanoglu solo per la finale, Darmian deve recuperare la forma: il punto
- 08:14 GdS - Zielinski e Bisseck: la cura Chivu funziona. Continuando così, a fine anno...
- 08:00 GdS - Dumfries, il danno è serio: operazione probabile, oggi consulto decisivo. Inter subito sul mercato
- 00:00 L'Inter che non piace
Lunedì 15 dic
- 23:57 Como, Fabregas: "Le sconfitte con Inter e Roma? Sono contento perché nessuno ci farà domande sull'Europa"
- 23:41 Sky - Fascia destra, spunta un nome per gennaio: piace Valincic della Dinamo Zagabria. E Dumfries...
- 23:27 Roma, Gasperini: "Non firmo per il quarto posto, ma sarei contentissimo se centrassimo l'obiettivo"
- 23:13 Serie A Women, la Top 11 della nona giornata: Tessa Wullaert alla terza presenza di fila
- 22:59 Scarpa d'Oro, ormai è corsa a tre tra Kane, Haaland e Mbappé. Lautaro al momento al decimo posto
- 22:44 La Roma torna a vincere dopo due ko di fila: 1-0 al Como e quarto posto consolidato
- 22:30 I risultati del fine settimana del settore giovanile: bene Under 18 e Under 17, delude l'U16 alla Messi Cup
- 22:15 Moretto: "Dumfries ai box, l'Inter si sta già muovendo per gennaio su alcuni profili per la fascia destra"
- 22:02 Momento magico per l'Inter Primavera, Carbone: "Dobbiamo continuare a lavorare sodo"
- 21:48 Il presidente dell'Alcione risponde a La Russa: "Lo ringrazio, ma è giusto lasciare San Siro a Inter e Milan"
- 21:34 Bisseck torna a gioire, sesto gol in Serie A: dal suo esordio solo tre difensori hanno segnato quanto lui
- 21:20 Almeno 34 reti in 15 partite, sesta volta di fila: record per l'Inter. E nessuno segna come i difensori nerazzurri
- 21:06 FOTO - Nike lancerà una maglia retrò lifestyle dell'Inter nel 2026-27 con stemma iridescente
- 20:52 Di Marzio: "Koné, in estate l'Inter aveva percepito qualche segnale dalla Roma. In realtà dopo l'offerta..."
- 20:38 Como, Fabregas: "Gasperini è una leggenda, per lui provo massimo rispetto"
- 20:24 Sorrentino: "Solo l'Inter può buttare via il campionato. Fantasista? Non troverebbe spazio"
- 20:10 Bergomi: "Lautaro segna di prima come pochi. Come colpisce la palla lui... Ferri me lo disse subito"
- 19:56 De Rossi: "Chivu? E' un bene per il calcio italiano avere un personaggio così in una squadra importante come l'Inter"
- 19:42 Chivu: "Inter favorita in Supercoppa? Cinque mesi fa dovevamo finire ottavi perché eravamo finiti. Siamo ancora qua"
- 19:28 Bologna, Italiano: "Supercoppa un orgoglio, andremo a Riad per dare fastidio. Contro l'Inter..."
- 19:14 Caressa e il gol di Lautaro al Genoa: "Quest'anno segna sempre di prima". E ricorda il trucco citato da Florenzi
- 19:00 Zielinski: "Vogliamo portare la Supercoppa a Milano. Primo posto? Occasione sfruttata, ora serve continuità"
- 18:47 Filotto record, 5 vittorie nelle prime 7 trasferte per tre stagioni consecutive: è la prima volta nella storia
- 18:34 Sky - Giornata di riposo post-Genoa. L'Inter tornerà ad allenarsi domani con la speranza Calhanoglu
- 18:20 Scontri a Marassi prima di Genoa-Inter, l'assessora Ferro: "Ferma condanna della Regione Liguria"
- 18:05 Romano: "Concrete possibilità di separazione tra Dumfries e l'Inter. Il cambio di procuratore è un segnale"
- 17:51 Bologna, Italiano: "Dal ko con la Juve non usciamo ridimensionati. Il nostro cammino continua in Supercoppa"
- 17:36 Cannavaro: "Napoli dopo l'Inter per qualità. Ma vi spiego perché non c'è ancora una padrona della classifica"
- 17:22 Capocannoniere, vola Lautaro: il capitano sempre più favorito in lavagna davanti a Pulisic
- 17:07 Ferrara: "Inter prima con merito, ma con la quota più bassa degli ultimi anni. È un campionato equilibrato"
- 16:53 Lautaro come Mbappé, Haaland e Kane. Il Toro a segno in tre gare consecutive, non accadeva da gennaio
- 16:39 Pagliuca: "Inter in testa ma il Bologna ha tutto per batterli. Se è stanca una, è stanca l'altra"
- 16:24 Operazione Nostalgia torna in versione indoor. Capitano chiama capitano: Zanetti sfiderà Totti
- 16:10 Carnevali: "Ultimamente non ho sentito Marotta. Mercato? A gennaio vogliamo mantenere la squadra così"
- 15:57 Qui Bologna - Presentata la lista dei convocati per la Supercoppa: assenti i soli Freuler e Casale
- 15:44 Serie A, Inter prima in classifica e nelle lavagne dei bookies: la quota Scudetto scende a 1,56
- 15:30 Il Podcast di FcIN - Genoa-Inter, l'analisi di Andrea Bosio: vittoria che vale il primo posto
- 15:15 Graziani: "All'Inter manca un giocatore come Conceiçao o Politano. Marotta e Ausilio, pensateci per gennaio"
- 15:00 Tanti errori e poca leadership: è bufera per Vicario al Tottenham. Rapporti tesi, l'Inter pronta all'assalto
- 14:47 videoBastoni e l'attaccante più forte affrontato in campo da avversario: la challenge social incorona...
- 14:33 Trevisani elogia l'Inter: "Chivu, giocatori e società: bravi tutti. È la squadra più forte. L'unico difetto..."
- 14:19 NBA Europe, sempre più insistenti le voci di una connection tra Inter, Milan e Olimpia Milano
- 14:04 Toni: "Chivu ha recuperato i senatori e non sbaglia mai dichiarazioni. Lautaro? Un pelo sotto i grandissimi, ma..."


