Questa proprio non ci voleva. Esattamente nel momento del rilancio, Andrea Ranocchia è colpito da una mazzata dura da assorbire. Il difensore è stato convocato a comparire domani dalla Procura per essere ascoltato in merito al match Salernitana-Bari 3-2 del maggio 2009. L'ipotesi di reato è quello di frode sportiva. Secondo Andrea Masiello, suo ex compagno ai tempi pugliesi, quella partita fu combinata grazie alla macchinazione di Angelo Iacovelli, uno dei protagonisti di questo scandalo. In quella gara giocarono anche altri calciatori che in modi diversi sono stati coinvolti nel Calcioscommesse, come Santoni, Parisi e Guberti, mentre il tecnico di quel Bari era proprio Antonio Conte che sta passando brutti momenti per le vicende del suo ex Siena.

Ranocchia aveva dato la disponibilità a partire comunque per Spalato, giocare la partita con l'Hajduk e rientrare nella notte, ma la società ha deciso di lasciarlo tranquillo in Italia per risolvere la questione.

Come raccolto dalla Gazzetta dello Sport, Andrea Ranocchia era stato ascoltato dalla Procura federale il 16 luglio ed ecco uno stralcio del verbale della sua audizione. «Conosce il sig. Iacovelli Angelo (ex factotum del Bari, ndr)? Sì. Ho conosciuto Iacovelli al mio arrivo a Bari perché presentato da altri colleghi. Lui si è proposto per risolvere qualche piccola incombenza così come aveva fatto per altri compagni, quali lavare la macchina o andare a prendere all’aeroporto dei miei ospiti. Il rapporto si è consolidato, ma non a livello di amicizia (…) Intrattiene ancora contatti con il sig. Iacovelli? Andato via da Bari ho continuato a sentirlo per telefono. Dopo quanto accaduto ho interrotto qualsiasi rapporto con lui. Ha mai prestato soldi al signor Iacovelli? Sì, effettivamente ho dato dei soldi a Iacovelli. La circostanza si era presentata quando nel corso di un contatto telefonico (...) mi aveva chiesto di aiutarlo perché aveva un problema di salute molto serio. Preciso che non mi ha chiesto soldi, ma io ho ritenuto di inviargli per vaglia postale la cifra di mille euro. Lui mi ringraziò calorosamente. (...) Successivamente, quando ci trovavamo in ritiro a Bari, si è presentato richiedendomi di nuovo soldi per lo stesso motivo. In quell’occasione gli ho dato circa 500 euro, ovvero tutto quello che avevo con me. Ulteriormente ho ricevuto una sua nuova comunicazione (...) in cui mi chiedeva altri soldi (...). Siccome era la terza richiesta ho pensato di chiamare Bonucci per verificare se tali richieste erano state fatte anche a lui. Quest’ultimo mi confermava di avere avuto anche lui delle richieste di denaro, aggiungendo che effettivamente si trattava dello stesso problema sanitario».

Ora non resta che attendere l'interrogatorio e la fine di questa brutta storia. Ranocchia è sereno e ha giurato di non aver commesso alcun illecito, ma è chiaro che la sua posizione andrà chiarita al più presto per la tranquillità sua e dell'Inter.
  
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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 agosto 2012 alle 09:00
Autore: Alessandro Cavasinni
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