"Gentile redazione,
l'amore che ho per l'Inter risale ai tempi
di Skoglund, Firmani, Nyers, Lorenzi detto "Veleno", Ghezzi, Nesti, Corso, Angelillo, Giacomazzi...
E questo rapporto, nel tempo, si è assimilato a sensazioni simili a quella di una famiglia;
si crea un'alchimia, dove i calciatori, incosciamente, li viviamo come figli.
Percui, ne avvertiamo i gesti, i comportamenti, con un sentimento interiore, che spesso
ci avvertono delle loro intenzioni! Cosi è con Sneijder: come si spiega che accetta di giocare
due partite amichevoli con la nazionale ( Ranieri per recuperarlo lo aveva trattato con grande accortezza )
sapendo  di trovarsi in condizioni precarie? E se aggiungiamo il suo commento negativo di qualche giorno fa 
in riguardo dei sostituti che non sarebbero all'altezza, cosa dobbiamo pensare? Segnali di un amore finito? Avvisaglie di abbandono?
Se è cosi, buon viaggio! Lui non è il Balotelli di quando aveva 18anni, è maturo e quindi diplomatico;
ma, non per questo meno responsabile: anzi, ancora più colpevole! Ma, in concreto, significa anche che non crede più nel progetto Inter. E questo, sta a significare che non ha più fiducia nella società e Moratti in primis. Lui ed Eto'o ( un altro che ci ha tradito dietro i suoi "candidi sorrisi" per qualche "soldo" in più ) più qualche altro, hanno spinto nel far vendere Balotelli, per poi tradirci in questo modo. Caro Wesley, credo che la situazione attuale dell'Inter
richiedesse più attenzione delle due partite amichevoli della nazionale. Volendo, avresti potuto evitare la partita con la Germania, considerando che avevi avvertito qualche fastidio muscolare; ma te ne sei infischiato!

Coutinho e Alvarez.
Colpo di genio di Ranieri: chi nel secondo tempo, quando ha visto l'esclusione di Zarate,
non ha inveito contro il tecnico? Tutti o quasi, convinti che avesse commesso un errore colossale?
Invece, abbiamo trovato 3 conferme.
Primo: il tecnico dimostra di essere un maestro di calcio: ammesso che avessimo avuto bisogno di una ulteriore prova.
Secondo: Coutinho, ha dimostrato di saperci fare quando è stato messo soprattutto nella sua zona ideale;
ma, incredibilmente, è cresciuto di molto dopo il goal, come colto da un improvvisa autostima e fiducia:
si buttava su ogni pallone con una energia mai vista finora, riusciva a recuperare palloni tra più giocatori avversari
e riproporre l'azione! Allora l'analisi mi porta a dedurre che i ragazzi dell'Inter ,
non godono di molto sostegno. O quantomeno, la società, l'ambiente, non sono molto organizzati a sostenerli.
Perchè, al minimo errore, vengono penalizzati e non incoraggiati. Il caso Jonathan nel primo tempo docet:
anche lui, preso dalla paura di sbagliare, è stato fischiato impietosamente. I tifosi dell'Inter a volte mi
sembrano degli involontari masochisti! Abbiamo già tutta la pletora juventina che gioca al nostro massacro,
e noi cosa facciamo? Contribuiamo allo sfascio! Bisogna applaudire e sostenere con intensità, soprattutto,
quando si tratta di ragazzi. Nel passato abbiamo fatto tanti errori, come nel caso di Pirlo e altri. Altrimenti ci scaviamo la fossa con le nostre mani.

Terzo: Alvarez.
Per lui, in parte,  vale lo stesso discorso per Coutinho. Ha capacità tecniche enormi, solo che è nella morsa psicologica
della paura di sbagliare. Infatti, lo vediamo contratto, indeciso: percui l'azione, a volte, risente della sua titubanza; e non puo' mettere in azione il suo piede sopraffino e la sua ottima visione di gioco. Aspetto che al più presto possibile faccia un goal: sarebbe la stura per un suo sbloccaggio. Comunque, nel secondo tempo, con il suo ingresso in campo,
la squadra ha cambiato volto: ha bisogno di più continità di gioco.
Il  problema è che non è abituato ai ritmi veloci del nostro calcio; percui a volte, mentre elabora cio' che deve fare, si fa aggredire facendosi togliere il pallone. Ma, attenzione, se lo aiutiamo a dargli sicurezza e fiducia, ne guadagnerà di molto la sua personalità e la sua crescita. E' vero che un giovane, la personalità se la deve trovare, ma, un ottimo sostegno dell'ambiente e della società, aiuta moltissimo.

Concludendo.  In questi ragazzi bisogna crederci: vanno aiutati anche se il momento non è propizio considerata la posizione di classifica, alquanto carente in campionato. Francamente, dobbiamo riconoscere che, la criticità di questo momento,è frutto delle titubanze della società nel reperire con ritardo la scelta tecnica, rivelatasi, poi, anche sbagliata per corregerla in corso d'opera. Da aggiungere la mancanza di qualche acquisto per il centrocampo, e tutta la tensione vissuta per la questione calciopoli che, ha finito per agevolare la Juve e mettere in fibrillazione tutto il nostro ambiente!  Comunque credo: se dovessimo arrivare alla fine del girone di andata, con un distacco non superiore ai sette-otto punti dalla vetta, con una accorta campagna acquisti, potremmo ancora dire la nostra per lo scudetto!
Crederci è importante: spinge squadra e società a fare miracoli. Altrimenti, psicologicamente, subentra una forma latente di sfiducia senza sfruttare le immense risorse che il tasso tecnico della squadra possiede e che sono ancora elevate. Presidente Moratti: ci creda!!!
Salute a tutti e Forza Inter!!!"

Nestore

Sezione: Visti da Voi / Data: Mar 22 novembre 2011 alle 11:32
Autore: Redazione FcInterNews
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