Uva: "Impossibile una data per il rientro. FFP non verrà congelato, ma terremo conto di quanto accaduto"

"Chiunque indichi in questo momento una data lo fa o in maniera emotiva o perché spinto dall’individuare un vantaggio. Non è possibile dare una risposta. Chi dà risposte adesso vuol dire che non è ancora padrone della realtà che ci circonda". Parla così Michele Uva, vice-presidente Uefa, dalle colonne di Tuttosport riguardo a possibili ipotesi su un ritorno al calcio giocato.

"Contesto chi dice che ci siamo mossi tardi - aggiunge - abbiamo cercato il 17 marzo l’unanimità e l’abbiamo trovata grazie al lavoro che precedentemente avevamo fatto. E per essere efficaci occorre muoversi in maniera univoca e armonica: la forza e la leadership del presidente Ceferin è stata evidente. Magari ci fosse stato questo atteggiamento da parte dell’Europa".

Uva conferma che, con lo spostamento di un anno degli Europei, la stessa competizione al femminile e quella per l'Under 21 verranno collocate in altre finestre, anche a seconda di quando saranno le Olimpiadi.  Dà ragione a Tommasi quando dice che gli stipendi dei calciatori non sono una priorità, ma un intervento è necessario. "Credo che anche ai giocatori convenga che il sistema resti in piedi: col buonsenso si individuerà una strada condivisa e congrua", aggiunge ancora.

Sulle porte chiuse per una ripresa graduale  "decideranno i governi politici e sportivi", ma bisognerà "fare attenzione a riempire gli stadi", dice ancora Uva, mentre per quanto riguarda Champions ed Europa League al momento è stata data "priorità al completamento dei campionati nazionali ovviamente con l’integrazione delle finestre per concludere le Coppe europee. La risposta l’avremo quando riprenderanno i campionati nazionali. Una cosa è certa: il Financial Fair Play e i sistemi di controllo ci saranno e non saranno congelati. Non verranno cancellati anche se potranno essere adottati degli aggiustamenti per fronteggiare lo tsunami che ha travolto il mondo e quindi anche il calcio".