TS Icardi bomber, ma quando è solo fatica troppo

Ancora una volta, occhi puntati su Mauro Icardi, reduce dai due gol segnati ieri nella partitella con la Primavera. Maurito è fin qui il miglior realizzatore nerazzurro con ben 7 centri (4 in Europa League, 3 in campionato, tutti contro il Sassuolo), contro i 5 di Osvaldo. Anche ieri contro i ragazzi della Primavera, ha mostrato di avere il piede caldo se servito in una certa maniera: gol di destro dopo un assist di Palacio, tap-in di sinistro su cross basso di D'Ambrosio. Un uno-due che ha confermato un altro dato certificato dalle prime gare di questa annata: se schierato in coppia con un altro attaccante, Icardi rende; da solo, rende molto meno.

"Il dato è incontrovertibile: senza prendere in considerazione i modesti islandesi dello Stjarnan, con Torino, Dnipro e Qarabag (finché è rimasto l’unico attaccante in campo), Icardi si è schiantato contro i muri difensivi, non riuscendo quasi mai a rendersi pericoloso; quando invece è stato affiancato da Osvaldo, ha reso al meglio, trovando il gol o aprendo comunque spazi importanti per il compagno, Kovacic e gli esterni - scrive Tuttosport -. La stagione scorsa l’argentino, condizionato fino a tutto gennaio dalla pubalgia, segnò 9 reti in 23 partite, ma ne mise insieme 7 in 14 gare dal 15 febbraio in poi. Se si aggiungono i 7 gol realizzati in queste prime 10 gare, fanno 14 in 24, ovvero più di uno ogni due partite. Una media importante, da bomber vero, che se confermata permetterebbe a Icardi di raggiungere agilmente quota 20 in stagione, aiutando così l’Inter nella corsa a terzo posto ed Europa League. Controindicazioni? Aumenterebbero i corteggiatori, dall’Atletico Madrid al Liverpool, passando per l’Arsenal. Ma Thohir è stato chiaro: Icardi e Kovacic non si toccano, a meno che... qualcuno non si presenti con un assegno da 40 milioni. Allora l’incedibilità di Maurito - prossimamente il rinnovo fino al 2019 con ingaggio “rinforzato” (2 milioni circa) - potrebbe traballare".