"Il derby di Milano è stato vinto con merito dai nerazzurri, sfavoriti dai pronostici. L’Inter è scesa in campo con una determinazione feroce, con un pressing a tutto campo mai visto prima e con idee di gioco chiare come poche volte si era verificato in passato. Un miracolo? No, finalmente gli uomini di Spalletti hanno giocato con e per la squadra spinti da una straordinaria motivazione che in precedenza era stata conseguenza più delle critiche subite e della paura". Lo scrive Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport.

"L’Inter del derby è stata un team vero che è cambiato in pochi giorni, quindi non c’entra la scusa della condizione fisica non buona, come quella dell’allenatore che non sapeva dare un gioco. È mutata la motivazione del gruppo e la voglia di vittorie, senza le quali non si sviluppano qualità, idee e gioco - aggiunge Sacchi -. Sicuramente eccellente la prestazione di Vecino come mezzapunta, ma neanche il più grande giocatore del mondo avrebbe mutato così profondamente la squadra. Nel derby si è visto il meglio da tutti i giocatori. Se gli uomini di Luciano prepareranno e interpreteranno tutte le partite come quella contro il Milan non potranno mancare risultati importanti, di squadra ed individuali. E sempre si dovranno ricordare che il calcio è uno sport di squadra con momenti individuali e non il contrario. Il Milan ha giocato peggio e ha perso".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 19 marzo 2019 alle 09:39 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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