Consueto commento post-coppe per Arrigo Sacchi, che per quanto riguarda il ko dell'Inter spiega come a penalizzare i nerazzurri sia stato soprattutto l'atteggiamento eccessivamente rinunciatario di inizio gara. Molto più dell'errore di Barella che ha causato il rigore in apertura e della foga di Vidal che ha portato alla sua espulsione. "Al Real si è concesso di fare le cose che conosce meglio: tecnica, possesso palla, iniziativa, senza subire marcature strette né tanto meno pressing e raddoppi - spiega l'ex c.t. azzurro sulla Gazzetta dello Sport -. I nerazzurri hanno lasciato il dominio del centrocampo, dove il Real vantava una superiorità numerica, grazie alla presenza continua dei tre centrocampisti aiutati dai due terzini e da Lucas Vazquez. Questo li ha facilitati ed esaltati, confondendo e demoralizzando gli interisti. Troppe volte la linea difensiva nerazzurra era composta da 5 difensori contro solo due o tre attaccanti avversari, in questo modo a centrocampo l’Inter ha perso uno o due giocatori. Serviva un gruppo più compatto, equilibrato e organico. Solo così avrebbe potuto effettuare pressing, marcature e raddoppi. In Champions, di solito, si vince con l’iniziativa, il dominio del gioco e la collaborazione da parte di tutti gli undici giocatori in fase offensiva e difensiva. Antonio è un grande allenatore, solo lui può dare un senso a questa squadra".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 27 novembre 2020 alle 10:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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