"Inzaghi ha fatto un lavoro molto intelligente, mantenendo il 3-5-2 e dando più libertà e meno rigidità all'organizzazione ereditata da Conte, un tecnico con convinzioni precise, disciplina e dinamiche molto rigorose". Lo dice Paulo Sousa, in un'interessante intervista alla Gazzetta dello Sport. Il doppio ex parla a poche ore dal Derby d'Italia, lui che è un doppio ex della sfida.

Come sarà Juve- Inter?
"Ogni squadra ha alcune fragilità. Quelle di Inter e Juve sono sulle fasce. Importante sfruttare questi corridoi per creare superiorità non solo numerica, ma di soluzioni: saltare l'uomo, crossare, cambiare velocità. L'Inter ha la rosa migliore della A, fisicità, altezza, mobilità. Attacca la profondità velocemente, cosa che la Juve soffre anche se è bassa. Il Barça faceva circolare tanto palla, senza profondità, così l'Inter comandava sul cross alti, si difendeva e ripartiva alla grande".

Con Brozovic salteranno gli equilibri di Calhanoglu?
"Il giocattolo non si romperà perché Brozo ha personalità e dà altissima intensità. Possono coesistere, sono intelligenti e complementari tra loro e con Barella. Mkhitaryan è diverso".

Ci racconti il suo calcio? 
"L'avete visto con la Fiorentina. I sistemi tattici si adeguano ai giocatori, non viceversa. I valori contano più di tutto e un giocatore lo devi far crescere. Solo così capisce cosa deve fare nel minor tempo possibile. La mia Fiorentina pressava e attaccava, non aveva paura delle grandi. Oggi difendere bene è più complicato che attaccare". 

La sua Inter com'era?
"Aveva Ronaldo, il top. C'era una cultura personale, legata a Moratti e alla sua estrema generosità: molto umano, influenzabile, ha fatto cose che mi sono rimaste nel cuore, vedi Kanu".

Il ritorno di Chiesa sarà una benedizione per la Juve. 
"Nella Fiorentina era impressionante. Generoso, aggressivo e potente. Deve solo trovare equilibrio". 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 06 novembre 2022 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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