Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Kalidou Koulibaly. Ecco alcuni passaggi delle parole del centrale del Napoli.

Lei ha attaccata addosso l’etichetta di mister 100 milioni, perché questo dovrebbe essere il suo valore di mercato: le pesa questa valutazione?
"A me non piace questa etichetta. Il prezzo lo fanno i dirigenti. Io sono solo un giocatore che pensa a dare il cento per cento in campo e a aiutare i compagni".

Dica la verità, prova un po’ di rammarico nel non essere lassù, a contendere lo scudetto alla Juventus?
"Sì, tanto. La seconda parte di campionato sta evidenziando un grande Napoli. Proprio quando giocammo l’andata contro la Roma iniziò il nostro declino. E quel periodo nero ci ha staccati di 15 punti dalla Roma, gli stessi che abbiamo recuperato col nuovo corso e che ci permettono di stare al quinto posto a pari punti proprio con i giallorossi".

Ha mai pensato che senza l’ammutinamento, probabilmente, le cose sarebbero potute andare diversamente?
"Non dobbiamo pensare al passato, sono cose successe e non possiamo cambiarle. Abbiamo chiarito tutto, ed è inutile vivere di rimorsi, dobbiamo guardare al futuro e credere nel lavoro che stiamo facendo. Dobbiamo preparare bene la Champions. Saranno partite secche e sicuramente non dal pronostico scontato. In campionato, poi, dobbiamo affrontare ancora Milan, Inter, Lazio, le motivazioni ci sono".

Esageriamo se diciamo che Barcellona e Napoli hanno le stesse possibilità di accedere ai quarti di Champions? Potreste essere ricordati come la squadra che per la prima volta nella storia del club è riuscita a superare gli ottavi di finale.
"No, nessuna esagerazione, perché noi dovremo provare a vincere. Conosciamo il loro valore, ma anche noi abbiamo giocatori di livello e possiamo competere. Poi, l’idea di poter fare qualcosa di unico rende ancora tutto più suggestivo. Al Camp Nou non andremo in gita, mi sento di garantirlo per tutti i compagni".

Ci dice un giovane difensore che la sta impressionando?
"De Ligt è un grande e crescerà ancora. Uno contro uno è imbattibile, Sarri lo sta perfezionando. In Serie A ci sono tanti difensori di livello, a partire da Skriniar per finire con Mancini della Roma. Il livello delle difese italiane è buono".

Se le dicesse: Napoli per sempre?
"Non direi di no. Ma non vorrei illudere nessuno. Si sa come vanno le cose nel calcio. Magari dici che resti a vita e poi vieni ceduto. Allora dico ai tifosi che io darò il 200-300 per cento fino a quando vestirò questa maglietta. Con la gente di Napoli ho un rapporto speciale, un sentimento puro".

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Sezione: Rassegna / Data: Sab 11 luglio 2020 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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