"Uno andrà a letto euforico, probabilmente anche tardi, ma non troppo. Colpa dell'adrenalina che, no, non va via in un baleno. L'altro, invece, è facile prefigurarselo triste, inconsolabile. Non avrà molto appetito: latte e biscotti non basteranno per placare l'amarezza. E poi c'è il padre. Il più felice di tutti. Orgoglioso di due figli così: rivali leali sul campo, eternamente legati da un sentimento fortissimo". È questo il quadro che Tuttosport dipinge a proposito del ritratto familiare di casa Thuram, impegnata in un derby d'Italia che ha fatto sorridere papà Lilian e Khéphren, i due bianconeri di casa, ma a prescindere da chi abbia festeggiato o meno la vittoria, "la famiglia Thuram in campo e sugli spalti è uno spettacolo".

"Qualità tecniche, gesti decisivi, ma anche colore e sorrisi. Gioie e dolori. Tanta umanità e semplicità, che la gente non può far altro che apprezzare", eccezion fatta per il post-gol di Adzic, quando Marcus viene pizzicato dalle telecamere mentre ride col fratello Khéphren che solo pochi minuti aveva raddoppiato la gioia di papà Lilian sugli spalti che dopo aver festeggiato il gol del primogenito ha potuto esultare anche per il secondo. "Marcus mi ha detto 'bravo', ma non abbiamo riso. Mi ha guardato con gli occhi di un grande fratello ed era contento per me. Lui e papà mi prendono in giro perché non faccio spesso gol di testa, per cui sono contento" ha detto il centrocampista bianconero difendendo il fratello dalla valanga di critiche che gli è piovuta addosso, sulla falsariga di quanto accaduto al classe 2001 lo scorso anno a San Siro.

A difendere Marcus è lo stesso Chivu che "con una sola frase annienta il solito vespaio sui social" si legge su TS che poi chiude: "Chiacchiere frivole, dietrologie senza senso. La cartolina di Juve-Inter, firmata dalla famiglia Thuram, non merita storpiature. Lasciamoli liberi di essere felici alla loro maniera".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 14 settembre 2025 alle 13:15
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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