La Gazzetta dello Sport analizza oggi i punti di forza dell'Inter per la pazza rincorsa verso lo scudetto partendo da Skriniar, Brozovic e Perisic, i tre pilastri che hanno dimostrato di essere i veri insostituibili della prima Inter targata Inzaghi. "La crescita del difensore slovacco è stata impressionante, e pensare che dopo la prima stagione di Conte sembrava sacrificabile per via del mancato feeling con la difesa a tre. Ma poi ha cominciato a dominare, di forza, di tecnica, di personalità: Skri gioca ovunque e sempre ad altissimi livelli - si legge sulla rosea -. Come Brozovic, la cui parabola è simile a quella di Skriniar. Per due volte stava per lasciare Milano, ma poi nessuno è riuscito a scucirgli i panni dell’indispensabile: da quando Spalletti lo ha inventato regista, Brozo è diventato l’anima dell’Inter. Costruisce, pressa, ruba palla, detta i tempi nelle due fasi e ora segna pure. E che dire di Perisic, che sembra ringiovanito nel ruolo di esterno a tutta fascia? Immarcabile, dirompente, letale. Unico neo, il contratto in scadenza. Ma anche per quello la soluzione è vicina".

In attacco, invece, tutto ruota intorno a Lautaro, etichettato dal quotidiano come il vero leader dell'attacco dell'Inter ora all'inseguimento del record personale di reti in una stagione. "Manca un guizzo per eguagliare i 21 gol della passata stagione, due esultanze per riscrivere la sua storia all’Inter" ricorda il quotidiano. 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 30 aprile 2022 alle 09:42
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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