Inter-Roma viene descritta dalla Gazzetta dello Sport come un vero e proprio incontro di cartello, sia per la situazione di classifica sia per lo stato di salute delle squadre. "Conte è partito dalle fondamenta, Fonseca dal tetto - si legge -. L’acquisto di Godin è stato programmatico. Una squadra piena di paure, reduce da stagioni avvilenti, aveva bisogno prima di tutto di sicurezze e di un senso di protezione. Ecco il Faraone a blindare ulteriormente il bunker di De Vrij, Skriniar e Handanovic. Su quelle poderose fondamenta ha impiantato la sorpresa Sensi, cioè il doppio play. Infine, dopo aver lavorato per mesi sulle traiettorie tattiche di Lautaro e Lukaku (e sulla condizione fisica del belga), ha fatto esplodere l’attacco. Fonseca cominciò mostrando una spettacolare disinvoltura a fare e subire gol: Roma-Genoa 3-3. Una squadra di spensierate cicale. La vittoria nella sofferenza di Bologna, in inferiorità, alla 4a, mostrò una nuova laboriosità da formiche. La svolta. Trigoria è stata colpita da un’epidemia muscolare. Ma gli infortuni di Sensi e Barella hanno pesato di più su un organico imperfetto. I complimenti di Conte ai dirigenti della Roma che hanno allestito una rosa «ampia e con tanti giovani» hanno un retrogusto amaro. Più di così l’Inter non può. Per migliorarsi deve solo trascinarsi fino al mercato invernale".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 06 dicembre 2019 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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