C'era un tempo in cui si diceva che l'Inter fosse Icardi-dipendente. Non è più così, come dimostrano gli 11 marcatori in 11 partite di campionato. A segno sono andati Icardi (6), Perisic (2), Brozovic (2), Nainggolan (2), Gagliardini (2), Politano (2), Candreva, D’Ambrosio, De Vrij, Joao Mario e Lautaro. "Un’Inter cooperativa del gol che assicura molta più imprevedibilità all’attacco e che permette di cambiare uomini con più facilità, senza avere l’assillo di perdere potenza là davanti - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Ma non solo. L’Inter di quest’anno, in Europa preceduta da Borussia Dortmund (14 marcatori in 10 partite) e Paris Saint Germain (12 in 12), segna praticamente solo dentro l’area di rigore, il giardino di casa di Icardi. L’unico giocatore a fare centro da fuori in Serie A è stato infatti Marcelo Brozovic, all’Olimpico contro la Lazio. Per il resto 20 gol dentro i 16 metri e mezzo. E qui c’è l’altro merito di Spalletti, che ai suoi uomini chiede sempre di più di vedere la porta, di affondare, di proporsi. In questo senso Politano e Nainggolan sono gli esempi più chiari: Matteo e Radja hanno la capacità di bucare centralmente l’area avversaria e i loro gol sono arrivati proprio così. Aspettando che si sblocchi Keita, che nell’ultimo campionato giocato in Serie A (il 2016/2017) ha segnato addirittura 16 volte, Spalletti si gode anche goleador insoliti come Gagliardini e Joao Mario, entrambi a segno nella cinquina al Genoa e con tante chance di ritrovare la maglia da titolari anche domani all’ora di pranzo a Bergamo. La cooperativa Inter del gol ha bisogno di tutti".

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Sezione: Rassegna / Data: Sab 10 novembre 2018 alle 09:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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